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Lavoro

Fiat, l’inchiesta di Repubblica da Kragujevac, la Mirafiori della ex Jugoslavia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Pietro Calvisi e Pasquale Notargiacomo hanno raccontato su Repubblica Inchieste la storia di Kragujevac, la città della mitica Zastava, oggi sempre più targata Fiat:

A metà strada fra Nis e Belgrado c’è Kragujevac, la città della Zastava, fiore all’occhiello della meccanica automobilistica nella ex Jugoslavia. Da quando nel 2008 la Fiat ha deciso di rilevare i vecchi stabilimenti, una ventata di italianità ha iniziato a soffiare in tutta la zona. Dalla cucina allo sport, in tanti vogliono conoscere qualcosa in più dell’Italia, lingua compresa. “Prima dell’arrivo di Fiat – ha spiegato sorridendo il direttore della radio-televisione di Kragujevac, Branco Vuckovic – seguivamo tantissimo la premier league (campionato calcistico inglese, ndr), oggi invece tutti tifiamo per le squadre italiane”. Ad onor del vero, possiamo testimoniare che in quei giorni la tv serba ha trasmesso in diretta la partita di Champions: Napoli–Chelsea.

Il legame con il Lingotto è tuttavia antico. Risale agli anni Cinquanta la prima collaborazione fra le due aziende quando la Zastava, che produceva allora solo armi, decise di puntare sul settore automobilistico, dei camion e dei mezzi agricoli. Una storia andata avanti fino al 2006-2007 quando la fabbrica collassò sotto il peso di quindici anni di crisi, seguita alla dissoluzione della Jugoslavia. Lo stabilimento, considerato obiettivo militare per un settore dedicato alle armi, conobbe anche le bombe della Nato nella guerra del ’99. Furono gli stessi operai che lo ricostruirono e gli diedero un tetto alla fine del 2000. Parlare di Zastava a Kragujevac è come parlare di pecorino fra le montagne della Barbagia (Sardegna): tutti hanno qualcosa da raccontare poiché, dicono, fa parte del loro dna.

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