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Alessandria

Inseguimento militare in tangenziale. Un fuggitivo si getta nel Tanaro e rischia l’ipotermia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Durante la notte appena trascorsa due giovani hanno ingaggiato un inseguimento, stile film, con i carabinieri lungo le strade cuneesi al confine con quelle astigiane. Sasa Halilovic di 25 anni e suo cugino Nico Halilovic, entrambi residenti in un campo rom di Torino, sono accusati di concorso in furto aggravato, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente.Verso l’una è scattata la segnalazione di allarme per furto nel capannone di un’azienda di La Morra al cui interno si trovano alcuni alcuni tir e autocarri parcheggiati. La vittima del furto, un imprenditore locale, avendo ricevuto la chiamata automatica sul suo cellulare all’attivazione dell’antifurto, è corso in ditta ma mentre era in tangenziale, ha notato uno dei suoi tir che viaggiava in direzione di Asti. A questo punto ha avvisato i carabinieri.

All’inseguimento del tir, preceduto da una Fiat Multipla che fungeva da “staffetta”, sono partite due gazzelle del radiomobile di Alba. Sia il tir che l’auto che lo precedeva con altri complici a bordo hanno tentato più volte di mandare fuori strada le auto inseguitrici dei militari, senza riuscirci. Anche due volanti della polstrada astigiana e altre gazzelle dei carabinieri, sempre astigiani, si sono messe all’inseguimento dei malfattori.

Questi, ormai alle strette, hanno abbandonato il tir rubato alla periferia di Asti ed i quattro che erano nella cabina del camion si sono dileguati a piedi, mentre la Fiat Multipla è fuggita in direzione di Casale Monferrato, nell’alessandrino.

Due dei quattro fuggiaschi sono stati catturati dai militari albesi, uno di loro, Sasa Halilovic, nel tentativo di fuggire, si è gettato nel fiume Tanaro ma è rimasto prigioniero della neve e del ghiaccio, tanto che, una volta recuperato, era in stato di ipotermia da congelamento ed è stato accompagnato all’ospedale Cardinal Massaia di Asti.

I due arrestati, con svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio, furti di rame e altri metalli pregiati, sono rinchiusi nel carcere di Quarto d’Asti in attesa di essere processati, mentre proseguono le indagini per individuare i loro complici e per capire se si siano resi autori di altri furti ai danni di aziende nell’albese.

Il tir rubato, del valore di oltre 150mila euro, immatricolato solo da pochi mesi, è stato recuperato e restituito al proprietario.

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