Ambiente
Quanto ci costa la raccolta differenziata? L’esempio del Comune di San Damiano d’Asti
Quanto ci costano i rifiuti, la raccolta differenziata? In che modo gravano sul bilancio di un piccolo comune come, ad esempio, San Damiano d’Asti? Da poco, oltre al porta a porta in centro, anche le frazioni e le borgate sandamianesi usufruiscono del servizio di raccolta domiciliare, organizzato dall’Asp, azienda di servizi di Asti. Dai piccoli borghi sono spariti i bidoni dei rifiuti per una questione di decoro urbano e hanno fatto la loro comparsa, in giorni prestabiliti, gli uomini dell’Asp che, di casa in casa, recuperano quello che gli abitanti buttano anche se alcuni rifiuti, come lastre di vetro, legno, ferro, elettrodomestici, verde, organico (se non si smaltisce attraverso il compostaggio domestico), abiti usati vanno consegnati all’ecostazione locale in via Gamba.
La differenziazione tutela l’ambiente e aiuta il budget comunale, visto che i costi dello smaltimento dei rifiuti non differenziati comportano gravosi aumenti della tassa rifiuti. Nel 2005 San Damiano produceva oltre 1600 tonnellate di rifiuto urbano, nel 2009 il quantitativo è sceso a meno di 1200 tonnellate. La diminuzione di 400 tonnellate ha comportato un risparmio, infatti queste sarebbero costate 210 euro per un totale di 84mila euro.
Il rifiuto urbano costa 210 euro a tonnellata, quello relativo alla carta, che va introdotto nel contenitore giallo, ha un costo di 31 euro a tonnellata, stessa cifra costano plastica e lattine, da inserire nei sacchetti bianchi. Differenziare aiuta l’ambiente, migliora l’aspetto (e l’odore) delle città e consente un risparmio sulle tasse.
Info: 0141/975809, manutenzione@comune.sandamiano.at.it
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