Piemonte
Il Restitution Day dei grillini e le domande de Lo Spiffero
Centinaia di cittadini, 22 proposte di finanziamento, sei progetti approvati, 10mila euro di stipendi “restituiti”: questi i numeri del Restitution Day del Movimento 5 Stelle, iniziativa con la quale i consiglieri regionali Davide Bono e Fabrizio Biolé hanno rinunciato a una parte del loro stipendio da politici – complessivamente 10mila euro – per finanziare progetti presentati dai cittadini.
Tra le 22 proposte di finanziamento, la giuria popolare ha scelto sei progetti “di pubblica utilità” che vanno dall’aiuto ai disabili per l’utilizzo di Internet al recupero delle materie prime e dei terreni agricoli abbandonati. “Oltre 8mila euro al mese sono troppi – ha detto il capogruppo Bono – per noi ci teniamo 2.500 euro, gli altri andranno ad alimentare un fondo per finanziare progetti utili”. Eppure non tutti sembrano soddisfatti di come siano andate le cose. Perchè solo 10mila euro degli oltre 200mila finora accumulati? E perchè finanziare progetti con un costo massimo di 2mila euro? Se lo sono chiesti a Lo Spiffero:
La democrazia partecipativa conosce così il suo momento più alto. Peccato che dell’intero bottino finora accumulato (si tratta di oltre 200 mila euro) ne vengano messi in palio solo 10 mila per finanziare progetti per un massimo di 2 mila euro. Il resto rimane vincolato a un conto in banca e per ora non è ancora stato chiarito come verrà utilizzato. Restano molte perplessità anche sull’importo da destinare a ogni progetto. Cosa si può realizzare con 2 mila euro oltre a una costruzione coi Lego?
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