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Cronaca

Firme false per le elezioni regionali 2010: il 9 maggio si apre il processo di appello

Redazione Quotidiano Piemontese

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Si aprirà il prossimo 9 di maggio il processo di appello che vede imputati Michele Giovine (nella foto) e il padre Carlo con l’accusa di aver falsificato le firme per la candidatura della lista ”Pensionati per Cota” alle elezioni regionali del 2010. Lo comunica, attraverso una nota dei Radicali Italiani, l’avvocato Alberto Ventrini. Il procedimento di primo grado si era chiuso con una condanna a due anni e otto mesi per Michele Giovine e a due anni e due mesi per suo padre Carlo.

“C’è la fondata speranza che per i Giovine non scatti quella vera e propria ‘amnistia di classe’ rappresentata in Italia dalla prescrizione” sottolineano Igor Boni, presidente dell’Associazione Adelaide Aglietta, e l’avvocato Alberto Ventrini. “Intanto, però – precisano – Giovine continua a rimanere in Consiglio regionale, a percepire il suo lauto stipendio e, grazie alla legge sui rimborsi elettorali il suo partito incassa, solo per il Piemonte, oltre 50mila euro all’anno”.

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