Economia
Sciopero dei tir, ancora ferme le fabbriche Fiat. Twitter ‘boccia’ lo spot della Nuova Panda
A causa dello sciopero degli autotrasportatori resteranno fermi anche oggi gli stabilimenti Fiat, almeno per il primo turno. L’attività produttiva sarà sospesa a Melfi, Pomigliano, Cassino, Sevel e Mirafiori. A Melfi e alla Sevel ieri sono saltati i tre turni quotidiani, compreso il notturno. Secondo la Fiat sarebbero 4.200 le automobili non prodotte solo ieri in tutta Italia.
IN USA. Sergio Marchionne non è contento di come lavorano i concessionari statunitensi, soprattutto per quel che riguarda il rapporto con la clientela. L’anno scorso le vendite di auto Chrysler e Fiat negli States sono aumentate del 24%, un aumento record, ma Marchionne – scrive il Corriere della Sera – non è contento perchè un’indagine di JD Power’s sulla soddisfazione dei clienti che hanno acquistato un’auto colloca i marchi di punta del gruppo – Jeep, Dodge e Ram – in tre dei quattro posti di coda. “Molti concessionari – dice Marchionne – non fanno il loro dovere. Non fanno nemmeno la telefonata di follow up al cliente che ha appena comprato l’auto. Non trattano il cliente con la dignità che merita”. La conseguenza è che Chrysler ha sospeso “Dealers Standard”, il programma introdotto proprio dall’ad italocanadese nel 2009 per migliorare le showroom dei concessionari che, a questo fine, ricevevano un contributo di circa 200mila dollari a trimestre. Tutto cancellato perchè “non può bastare riempire un modulo per ottenere i contributi: mi devono far vedere i risultati”.
BILANCIO 2011. Secondo gli analisti il Lingotto dovrebbe chiudere il 2011 con un utile di gestione ordinaria pari a 2,37 miliardi di euro, un utile netto di 1,525 mld e un indebitamento netto di 5,345 mld di euro. Per quanto riguarda Fiat group Automobilies l’utile netto di gestione per gli analisti dovrebbe essere di 550 milioni di euro; per Maserati e Ferrari di 345 mln e per Chrysler 1,23 miliardi.
LO SPOT DELLA NUOVA PANDA. Gli utenti di Twitter stanno bocciando senza mezze misure il nuovo spot Fiat, definendolo “banale e ipocrita” e accusando la casa torinese di “raccogliere i luoghi comuni di un’Italia che fatica a decollare verso il futuro”.
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