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Spettacolo

Ritorna Max Gazzè, “poeta minore”

Redazione Quotidiano Piemontese

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I poeti, quelli “veri” e con le carte in regola, arricciano sempre un po’ il naso. Qui da noi, dove per secoli le accademie letterarie hanno dettato regole e stili, l’idea che il grembo della poesia possa accogliere anche un cantautore desta sospetto. Eppure a volte succede. Max Gazzè è distante anni luce dall’iconografia tradizionale del poeta: si trova senz’altro più a suo agio in un pub che in un’università; piuttosto che con la penna in mano, cinto da improbabili corone d’alloro, preferisce farsi ritrarre col basso elettrico; non compone versi in una lingua aulica, accessibile a sé e a pochi altri adepti, ma scrive canzoni che a volte la gente canta per strada o sotto la doccia. Il suo rapporto con le parole, però, presuppone una ricerca profonda e fa di lui un caso più unico che raro nel panorama italiano. Venerdì 27 gennaio questo “poeta minore” (come il titolo di una sua canzone) arriva a Torino, all’Hiroshima mon amour.

Qualcuno lo conosceva già a metà anni ’90, ma la consacrazione è arrivata solo sul finire del decennio, con il singolo Cara Valentina, il duetto con Niccolò Fabi in Vento d’estate (ormai un classico) e la partecipazione a Sanremo Giovani. Nel tempo, come un buon vino d’annata che non delude le aspettative, Gazzè ci ha regalato pezzi di grande valore, da Il timido ubriaco a L’uomo più furbo, da Il debole tra i due (in duetto con Paola Turci) a Il solito sesso, presentato a Sanremo nel 2008. L’ultimo album, Quindi?, risale a due anni fa e contiene il singolo Mentre dormi, in vetta alle classifiche per settimane. Ma il 2010 è stato un “anno mirabile” anche per una seconda ragione: con il film Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, campione d’incassi, il cantautore ha vestito i panni di un ombroso e intensissimo musicista, conquistando l’ammirazione del pubblico cinematografico. Un’avventura che, ha ammesso lo stesso Gazzè, potrebbe presto ripetersi.

Max Gazzè in concerto: venerdì 27 gennaio, Hiroshima mon Amour (via Bossoli 83), Torino. I biglietti sono in vendita a 18 €, (14 € per studenti universitari). Info http://www.hiroshimamonamour.org/

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