Lavoro
Modello Pomigliano, accordo raggiunto tra Fiat e sindacati. A luglio premio di 600 euro
E’ stato firmato, all’Unione Industriale di Torino, l’accordo per il nuovo contratto di lavoro degli 86.200 lavoratori del gruppo Fiat. L’intesa è stata raggiunta dall’azienda con Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat e ricalca il contratto collettivo di lavoro del 29 dicembre 2010 applicato a Pomigliano.
E’ previsto un premio straordinario che sarà pagato nel luglio 2012. Tra le particolarità anche un premio sull’organizzazione del lavoro di stabilimento compreso tra 200 e 500 euro per gli impianti definiti ”Silver” o ”Gold”. Il nuovo accordo prevede la maggiorazione dal 50 al 60% dello straordinario del sabato e l’aggiunta ai cinque scatti di anzianità biennali di un sesto scatto quadriennale. In base al nuovo accordo si lavorerà su 18 turni (3 al giorno su 6 giorni) e con una settimana lavorativa di 6 giorni seguita da una di quattro. La riduzione delle pause da 40 a 30 minuti prevede la monetizzazione in busta paga dei 10 minuti tagliati. Le nuove Rsa (Rappresentanze sindacali aziendali) sostituiranno le Rsu e saranno nominate dai sindacati che hanno firmato l’accordo. In questo modo in pratica la Fiom resterà fuori dagli impianti.
“L’intesa firmata oggi segna una svolta storica per la nostra azienda e i suoi lavoratori. Con il nuovo contratto – ha affermato l’ad del Lingotto Sergio Marchionne – disponiamo di uno strumento moderno che rispecchia la realtà dell’industria a livello internazionale e che permetterà a Fiat e Fiat Industrial di diventare più efficienti e creare le condizioni essenziali per continuare ad investire nel Paese”.
I PRIMI COMMENTI. “Abbiamo apprezzato le parole dell’ad Sergio Marchionne rivolte ai sindacati che hanno sottoscritto l’intesa contrattuale, perchè siamo un’organizzazione riformista che ha a cuore il cambiamento per il bene dei lavoratori e del Paese. In questo senso, il bene dell’impresa è anche quello di chi ci lavora”. Lo ha affermato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, intervistato da Rainews24. “L’azienda, come noi ha cercato l’accordo e solo dopo una serrata trattativa lo abbiamo trovato. Ancora una volta abbiamo condiviso la prospettiva su un modello industriale basata sull’equo riconoscimento delle parti e sulla assunzione di responsabilità di entrambe. Questa svolta significa ancora una volta la riconferma degli investimenti complessivi correlati al piano Fabbrica Italia e la determinazione di Fiat a voler produrre sul territorio nazionale. Noi abbiamo svolto una parte importante a determinare questo vincolo. Di queste determinazioni ha bisogno il Paese per tornare a crescere e ad agganciare al più presto la ripresa”.
“Un accordo innovativo che sarà sottoposto all’approvazione da parte delle Rsu entro Natale ”, così come previsto dall’accordo unitario interconfederale tra Cgil Cisl e Uil del 28 giugno scorso”, ha osservato Bruno Vitali segretario nazionale Fim. ”E’ stata una trattativa vera. Abbiamo rischiato la rottura più di una volta – ha aggiunto Vitali – un contratto che dà garanzie a tutti i lavoratori e respinge il pericolo che la Fiat procedesse con un regolamento proprio, quello sì sul modello americano”.
”Oggi realizziamo un’intesa che contiene una forte innovazione nel sistema delle relazioni sindacali e all’interno di questa c’è anche un’intesa tra le cinque organizzazioni sindacali. E lo considero un fatto estremamente positivo”, ha detto Roberto Di Maulo, leader della Fismic. Diversi i punti che migliorano lo schema contrattuale, secondo Di Maulo. ”Abbiamo migliorato la paga base – ha detto – e alcuni contenuti importanti della retribuzione dei lavoratori. Le maggiorazioni di turno per il sabato straordinario sono state portate dal 50% al 60%” ha spiegato il leader della Fismic, che ha sottolineato: ”Abbiamo dato un segnale importante sulla previdenza integrativa, perchè abbiamo aumentato dello 0,5% il contributo aziendale, cosa che di questi tempi ci è sembrato molto importante”. ”Abbiamo anche aggiunto uno scatto di anzianità aziendale per tutti i lavoratori della Fiat, e non solo per gli attuali dipendenti” ha detto Di Maulo che ci tiene a fare un paragone con gli Usa: ”Si è scelto di non fare come in Chrysler, qua in Italia, gli attuali e i giovani, sono tutti lavoratori della Fiat, senza differenze”.
Negativo, ovviamente, il parere della Fiom, con Giorgio Airaudo: “Noi non siamo disposti a rinunciare al contratto nazionale, per cui continueremo la vertenza e adesso vogliamo vedere se avranno il coraggio di far votare i lavoratori del Gruppo”. E, in merito ad un’ipotizzata assemblea delle rsu aggiunge: “siamo in violazione dell’accordo del 28 gennaio che prevede il voto delle rsu solo per il contratto aziendale e non per quello nazionale”. “In ogni caso -conclude Airaudo- tutto questo ha un aspetto un pò macabro perchè le rsu dovranno votare sul loro scioglimento”.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese