Piemonte
Tav: a Chiomonte spunta l’idea di un muro per proteggere il cantiere dell’Alta Velocità
Un muro per proteggere il cantiere Tav di Chiomonte. È la nuova idea che Ltf starebbe valutando insieme a questura e prefettura di Torino: in particolare si tratterebbe di un muraglione di tre metri di cemento che garantirebbero maggiore protezione anche in vista dell’acquisizione di alcuni terreni privati che porteranno l’ampiezza del perimetro recintato dagli attuali 1800 metri a 2500. Un muro avrebbe un doppio “vantaggio”: sarebbe più economico delle reti e consentirebbe di ridurre il numero delle forze dell’ordine presenti in Val di Susa.
Nel frattempo anche oltre confine si va avanti con i lavori: Ltf realizzerà una seconda galleria geognostica a Saint Martin la Porte, dove la prima é già stata ultimata. “Abbiamo fatto i primi due sondaggi e siamo pronti per lanciare a gennaio la gara per il nuovo tunnel esplorativo che correrà parallelo a quello di base – ha spiegato il presidente Patrice Raulin – ora attendiamo indicazioni dalla Cig del 20 dicembre a Roma”. Prevista per il 17 novembre la riunione del tavolo politico che deve mettere a punto le misure previste dalla legge regionale sui cantieri dell’Alta Velocità.
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