Ambiente
Oltre 4mila morti per il maltempo negli ultimi 50 anni
Frane, inondazioni, morti, dispersi, feriti sono i risultati del mal tempo in Italia negli ultimi 50 anni. In particolare, quest’anno le regioni con maggior numero di frane, dovute ad eventi calamitosi, fino ad oggi, sono la Lombardia e il Trentino Alto Adige con 3 frane a testa. A seguire, in questo triste primato, la Sicilia con 3 inondazioni, la Calabria, il Lazio e la Valle D’Aosta con 2 frane per regione, ma è andata anche peggio negli anni trascorsi.
Tra il 1960 e il 2010, secondo dati statistici dell’Irpi-Cnr, istituto di ricerca e protezione idrogeologica del Centro nazionale ricerche, sono 148 i morti in Piemonte, 6 i dispersi e 51 i feriti dovuti a frane; 124 i morti, 4 i dispersi e 102 i feriti per inondazioni. Tra frane e inondazioni, in Piemonte si sono verificati oltre 200 decessi e più di 2mila feriti, senza contare i danni materiali che, spesso gettano a terra l’economia di un intero territorio con conseguenze proiettate molto in avanti.
“Solo” per inondazioni, in Italia, nello stesso arco temporale, sono morte 715 persone, 69 sono risultate disperse e 909 sono quelle rimaste ferite. Le regioni più colpite sono le settentrionali, ma non va molto meglio per le altre. Il centro resta meno soggetto a inondazioni e frane.
I numeri sono allarmanti se si considera che, in totale, tra tutte le regioni interessate da fenomeni del genere, sono oltre 4mila i morti. E le frane non hanno risparmiato regioni come la Valle d’Aosta con 23 morti, la Lombardia con 141, il Trentino con 358, il Veneto i cui morti sono particolarmente elevati, 1778, il Friuli Venezia Giulia con 230 decessi, la Liguria, 37, l’Emilia Romagna con 53, la Toscana con 69, Umbria e Marche con 13 per regione, il Lazio con 27 perdite umane, Abruzzo e Molise, rispettivamente con 9 e 4 morti, la Campania con 362, la Puglia e la Basilicata con 12 e 18, la Calabria 37, la Sicilia con 57, infine la Sardegna con 18 morti. Tutti periti sotto le macerie.
E, intanto continua a piovere su una parte dell’Italia, mentre sull’altra, in Liguria e Toscana ad esempio, si inizia scavare per eliminare il fango dovuto alle recenti inondazioni e cercare i dispersi. Sei, al momento, il bilancio delle vittime nelle due regioni, ma le autorità temono che il numero aumenti già nelle prossime ore.
Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese