Cronaca
Juventus Stadium, la Procura dispone una consulenza tecnica per accertarne l’agibilità
La Procura di Torino ha disposto una consulenza tecnica per accertare l’agibilità del nuovo Juventus Stadium. A quanto si apprende da indiscrezioni, i risultati definitivi dell’analisi, molto tecnica, si avranno solo tra alcuni mesi. Alcune risposte però potrebbero arrivare già prima che i bianconeri tornino a giocare in casa, tra circa un mese, dopo le prossime partite sabato 22 ottobre contro il Genoa e mercoledì 26 contro la Fiorentina. Da quanto trapela l’acciaio utilizzato sarebbe diverso da quello di cui era previsto l’uso nei lavori. Da qui si ipotizza anche l’ipotesi di reato di frode in commercio, per ora verso ignoti.
Ora spetterà al consulente della Procura dire se il diverso acciaio utilizzato possa pregiudicare la stabilità dell’impianto. L’inchiesta coordinata dal procuratore capo Gian Carlo Caselli, dall’aggiunto, Andrea Beconi e dal sostituto procuratore, Gabriella Viglione, vede la società bianconera come parte lesa e riguarda l’acciaio usato per costruire il nuovo impianto che, secondo i magistrati, sarebbe non conforme. Indagati per l’ipotesi di reato di possibile crollo colposo e falso in atto pubblico, sono Giambattista Quirico, collaudatore dell’impianto e dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Torino, e gli ingegneri che hanno diretto i lavori, Francesco Ossola e Paolo Erbetta.
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