Lavoro
Unioncamere: 7mila assunzioni previste tra ottobre e dicembre 2011
Sono 7.010 le assunzioni che le imprese private piemontesi dell’industria e dei servizi hanno programmato di effettuare tra ottobre e dicembre 2011: è quanto emerge dalle dichiarazioni di assunzioni delle imprese con almeno un dipendente, rilevate dal sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, che presenta per la seconda volta a cadenza trimestrale il quadro dei fabbisogni occupazionali anche a livello regionale e provinciale.
Dati che vanno inquadrati in un contesto caratterizzato dal raffreddamento della congiuntura internazionale e nazionale, a cui si aggiungono altri due elementi da tenere in considerazione: la debole stagionalità del periodo, che solo a fine trimestre dovrebbe registrare un’intensificazione delle attività produttive legata al periodo natalizio, e la generale tendenza delle imprese a rimandare all’inizio dell’anno successivo la creazione di nuovi rapporti di lavoro. Questi fattori fanno sì che le 7.010 assunzioni prospettate per il IV trimestre dell’anno registrino un calo rispetto alle 10.230 previste per il periodo luglio-settembre 2011.
“Le 7mila assunzioni programmate dalle imprese piemontesi per il periodo ottobre-dicembre 2011 rientrano in un contesto di indebolimento generale della congiuntura e soprattutto in un clima di incertezza che inevitabilmente si riflettono sull’economia locale – ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte -. Il tema dell’occupazione è sicuramente il più importante tra quelli dell’agenda politica non solo della nostra regione, ma di tutto il Paese. Proprio per questo motivo, il mondo dell’occupazione merita un monitoraggio approfondito e un’attenzione costante così da poter fornire a tutti, e soprattutto ai giovani che sentono maggiormente il peso della crisi, gli strumenti più efficaci per individuare percorsi di studi in grado di offrire sbocchi immediati sul mercato del lavoro”.
Nel dettaglio, 5.440 assunzioni, pari al 78% di quelle programmate, saranno non stagionali e 1.570 stagionali (il 22%). La quota di assunzioni stagionali è decisamente superiore nell’industria (28%) rispetto ai servizi (21%); risulta, inoltre, particolarmente elevata per i comparti delle industrie alimentari (87%) e per quello del turismo (50%), a conferma dell’elevata stagionalità che contraddistingue l’attività di questi settori.
Circa 1.630 assunzioni, pari al 23% del totale, avverranno nell’industria e costruzioni, mentre 5.380, vale a dire il 77% del totale, nel comparto dei servizi. Tra le imprese industriali le costruzioni convoglieranno il 6% delle assunzioni totali, l’industria in senso stretto il restante 17%. All’interno di quest’ultima categoria prevalgono le assunzioni effettuate dalle industrie alimentari (7%) e metalmeccaniche (5%). Tra i servizi, le quote di assunzioni più elevate spettano al commercio, ai servizi alle persone e al turismo, settori che convoglieranno rispettivamente il 23%, il 16% e l’11% delle assunzioni complessive.
Dal punto di vista territoriale, le assunzioni totali si concentreranno per più della metà nella provincia di Torino (il 58%), per circa il 17% nella provincia di Cuneo, per poco meno del 7% nella provincia di Novara, e per il 6% nell’alessandrino; le quote detenute dagli altri territori provinciali oscillano tra i 2 e i 4 punti percentuale. Cuneo, come nel III trimestre 2011, è la provincia con il più elevato tasso di ingresso (quasi 10 assunzioni per 1.000 dipendenti), mentre Alessandria e il Verbano Cusio Ossola registrano i valori più bassi (rispettivamente 4,5 e 4,9 assunzioni per 1.000 dipendenti).
Quanto alla tipologia contrattuale, poco meno del 33% delle assunzioni previste dalle imprese sarà a tempo indeterminato; la maggioranza delle assunzioni (il 58%) sarà effettuata con un contratto a tempo determinato, il 5% circa avrà la forma del contratto di apprendistato, mentre il restante 4% sarà caratterizzato da tipologie contrattuali differenti (inserimento e altre forme contrattuali). Per il 36% delle assunzioni, le aziende piemontesi segnalano una preferenza per i giovani (sino a 29 anni); il 18% delle assunzioni si rivolgerà a personale con più di 29 anni, mentre per il restante 46% dei casi l’età non è ritenuta un elemento rilevante.
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