Economia
Crescono gli imprenditori stranieri in Piemonte: in aumento rumeni e marocchini
Gli immigrati che scelgono di avviare un’attività in proprio sono sempre più numerosi. Secondo Unioncamere Piemonte nei primi 6 mesi del 2011 il numero degli imprenditori stranieri registrati in Piemonte ha raggiunto le 52.387 unità. Si tratta soprattutto di imprenditori di origine rumena e marocchina, concentrati nel commercio e nelle costruzioni e nelle province di Torino e Novara. Nel 2000 il peso degli imprenditori stranieri sul totale degli imprenditori presenti in Piemonte era inferiore al 3%. Nel giugno 2011 la percentuale è più che raddoppiata con un’incidenza intorno al 6,8%, in linea con in dato nazionale del 6,7%.
Per quanto riguarda l’analisi delle aree di provenienza dei titolari d’impresa, si collocano al primo posto gli imprenditori di origine rumena con 9.857 casi (18,8%), seguiti dai marocchini (8.790 pari al 16,8%), dagli albanesi (4.449 pari all’8,5%) e dagli imprenditori cinesi (2.859 pari al 5,5% ). Francia, Svizzera e Germania occupano le successive posizioni. Complessivamente, queste sette nazionalità raggruppano da sole il 62% delle imprese con titolare straniero presenti in Piemonte.
A livello provinciale, emerge come sia Torino ad ospitare il maggior numero di imprenditori stranieri della regione. In Provincia di Torino il 7,8% delle attività imprenditoriali è gestita da stranieri. Il peso dell’imprenditoria straniera supera la media regionale anche a Novara (7,4%). A Vercelli il dato appare in linea con quello piemontese, mentre nelle altre province l’incidenza risulta minore. La distribuzione per settori di attività evidenzia una forte concentrazione delle imprese con titolari stranieri nel settore del commercio e delle costruzioni, che assorbono insieme oltre la metà delle attività imprenditoriali. Seguono i servizi l’industria manifatturiera e l’agricoltura.
Secondo il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello “Negli ultimi 10 anni il numero di imprenditori stranieri nella nostra regione è più che raddoppiato: è un segnale incoraggiante, che dimostra come il nostro territorio sia in grado di attrarre nuove forze imprenditoriali, che evidentemente trovano qui le condizioni adatte per intraprendere le loro attività. Il rilancio della nostra economia deve passare anche attraverso la valorizzazione di questo bacino di nuovi imprenditori, che rappresenta una risorsa importante per il territorio, da sostenere e incoraggiare con politiche mirate e sinergiche a supporto della legalità.”.
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