Economia
De Tomaso, la famiglia Rossignolo apre agli indiani e non molla: “La Deauville a Grugliasco”
I Rossignolo non mollano la De Tomaso, parola di Gianluca, figlio del patron Gianmario e vicepresidente della società: “Siamo nella fase finale delle trattative, che hanno preso più tempo del previsto a causa della crisi mondiale, ma la famiglia non esce dal progetto. Ci sarà un rafforzamento patrimoniale e finanziario ed entro la prima quindicina di ottobre annunceremo novità su un investitore qualificato, con capitali importanti”, di nazionalità indiana, che entrerà nel capitale della De Tomaso. Parlando in un’intervista telefonica a Radiocor Gianluca Rossignolo ha fatto dunque il punto della situazione, respingendo le notizie trapelate nei giorni scorsi circa un disimpegno della sua famiglia: “C’é qualcuno che crede nel progetto industriale e ci metterà i soldi”.
IL PROGETTO “DEAUVILLE”. La De Tomaso targata Rossignolo puntava a costruire un Suv di lusso, battezzato Deauville, nello stabilimento siciliano di Termini Imerese; ora che ad aggiudicarsi la gara per la riattivazione dell’ex impianto Fiat è stato un gruppo di Macchia d’Isernia (Dr Motor), la soluzione naturale sarebbe stata Grugliasco. Ma con la crisi dell’azienda le prospettive che la produzione della vettura sia spostata altrove (e dunque non in Piemonte) sono reali, nonostante le secche smentite della famiglia Rossignolo: ”Tutte balle, la Deauville la facciamo a Torino, i corsi di formazione sono già avviati – ha detto lo stesso patron Gianmario a margine della cerimonia in Comune per gli 80 anni di Diego Novelli – e il progetto lo realizzeremo qui”. Lo sperano, in primis, i 1.100 dipendenti della De Tomaso (950 a Torino e 150 in Toscana), la cui cassa integrazione scadrà a fine dicembre 2011.
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