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Cultura

Quarta, Cohen, Souter e Kärkkäinen: un poker d’assi per Cambi di Stagione. A Monforte torna la grande musica

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nuovo clima, nuovo tempo dell’anno, foglie che cadono, nell’aria odore di vendemmia. E ancora una volta il sipario si apre. Ormai gli appassionati lo sanno: a Monforte d’Alba, paesino immerso nella Langa, ogni solstizio o equinozio è associato a imperdibili appuntamenti con la musica classica. Per l’edizione autunnale di Cambi di Stagione, la Fondazione Bottari Lattes (ente organizzatore) e il direttore artistico Nicola Campogrande presentano un “poker d’assi” di altissima levatura: Massimo Quarta (violino, Italia), Matthew Souter (viola, Gran Bretagna), Robert Cohen (violoncello, Gran Bretagna), Heini Kärkkäinen  (pianoforte, Finlandia). Potremo ascoltare questi artisti in diverse  formazioni cameristiche, anche accompagnati dai giovani musicisti dell’Orchestra Filarmonica di Torino.

Gli artisti. Non capita spesso di vedere insieme quattro “mostri sacri” della musica. Massimo Quarta è considerato uno dei più importanti violinisti della sua generazione. Tra i suoi maestri figurano Salvatore Accardo e Abram Shtern. Dopo il primo premio al prestigioso concorso Paganini di Genova (nel ’91) la sua carriera è stata un crescendo di successi. Mattew Souter  ha ricoperto, a soli 22 anni, il ruolo di prima viola nella Royal Philarmonic Orchestra, suscitando l’interesse di due leggendari direttori d’orchestra: Leonard Bernstein e Claudio Abbado. Diventata famosa dopo il successo a vari concorsi pianistici internazionali, Heini Kärkkäinen ha all’attivo numerose tournée in Europa e Stati Uniti, nonché varie incisioni discografiche premiate dalla critica. Ma su tutti (pur a parità di talento) forse spicca la personalità di Robert Cohen, uno dei più affermati solisti del mondo, che ha debuttato a dodici anni alla Royal Festival Hall di Londra. Formatosi con violoncellisti del calibro di Pleeth e Rostropovich, Cohen è apprezzato in tutto il mondo per la trascinante espressività delle sue esecuzioni. E’ anche ideatore e direttore del Charleston Manor Festival, rassegna cameristica inglese associata alla manifestazione di Monforte.

Il programma. Come sempre il programma cerca di sfiorare tutti gli ambiti della musica colta europea: c’è la classicità, ci sono romanticismo e XX Secolo, ma c’è anche spazio per la musica contemporanea (settore cui Campogrande, data anche la sua esperienza di compositore, dedica un’attenzione particolare). Si comincia venerdì 23 (ore 21). Quarta Cohen e Kärkkäinen si cimentano in due trii di Franz Schubert, brani che esprimono un sentimento duplice: da un lato la spensieratezza delle feste viennesi, dall’altro la pervasiva malinconia che sempre subentra ai divertimenti. Sabato 24 (ore 21) al gruppo si uniscono Souter e gli Archi della Filarmonica di Torino, per un concerto che combina la brillantezza di Mendelssohn con il misticismo di Avro Pärt e la dolente meditazione sull’ebraismo di Ernest Bloch. Domenica 25 mattina (ore 12) spazio all’esuberanza di Ravel, mentre nel pomeriggio (ore 17) i quattro artisti si riuniscono per salutare il pubblico sulle note di Mozart e di Brahms. Il prossimo Cambio di stagione musicale (quello dell’inverno) si svolge nel fine settimana dal 16 al 18 dicembre.

Biglietti. Concerti pomeridiani e serali: intero 15 €, ridotto 12 €. Concerti mattutini: intero 10 €, ridotto 8 €. Info e prenotazioni www.fondazionebottarilattes.it – 0173.789282

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