Cronaca
Lunga notte al presidio Notav, in attesa del blitz
E’ stata una lunga notte di attesa per gli attivisti No Tav, che da ieri sera hanno percepito e diffuso segnali che potevano far pensare all’avvicinarsi dell’ora ‘x’, quella in cui mettere in atto l’apertura del cantiere alla Maddalena di Chiomonte per avviare i lavori della prima galleria (opera propedeutica al tunnel vero e proprio, ma momento chiave per segnare il passaggio ‘operativo’ dal progetto alla sua esecuzione). Ma il momento, almeno fino a questa mattina, non è in realtà ancora arrivato. L’interpretazione più diffusa è quella di una strategia di ‘affaticamento’ preventivo, per ridurre al minimo le possibilità di resistenza all’ingresso dei lavoratori che dovranno allestire il cantiere e le possibilità i scontro con le forze dell’ordine che dovranno tutelare lavoratori e mezzi.
Un tam tam sui social network è partito fra i No Tav lanciando una mobilitazione di molti verso il presidio alla Maddalena di Chiomonte. Non ci sono certezze che avvenga questa notte il blitz delle forze dell’ordine, ma molti indizi sono significativi. Le informazioni che si stanno diffondendo in rete sostengono che a Torino in giornata sono giunti da molte parti d’Italia circa 200 forestali con mezzi anfibi e blindati. Altre voci parlano di due colonne di mezzi della polizia sulla Piacenza-Torino e sulla Milano-Torino in direzione Torino. L’assemblea delle 18,30 alla Maddalena ha deciso di lanciare l’allarme che si è diffuso in rete via Twitter e Facebook con l’obiettivo di fare salire al presidio gli attivisti No Tav. La speranza del movimento è di resistere alle forze dell’ordine.
I cantieri per la realizzazione del tunnel geognostico della Maddalena, nella zona di Chiomonte, dovrebbero iniziare entro il 30 giugno, termine entro il quale Italia e Francia dovrebbero firmare il nuovo accordo intergovernativo che aprirebbe l’accesso ai finanziamenti europei. Ma i francesi, che hanno avviato i lavori da anni, firmeranno quell’accordo solo in presenza di un segno concreto di avvio anche in Italia.
Nella giornata di giovedì 9 giugno è partita una raccolta di firme sul doppio filo conduttore “Tunnel assurdo, non si forzi il blocco con la polizia” che chiede che non si forzi con la polizia l’opposizione del movimento Notav e si sospenda il progetto e il cantiere per procedere invece a un riesame razionale delle priorità delle cosiddette Grandi opere.
La mappa della zona della Maddalena
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