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Dopo la sassaiola di Chiomonte, la Cisl organizza un presidio pro Tav a Susa (martedì)

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’attesa per gli sviluppi (quando avverrà il prossimo tentativo di allestire il cantiere a Chiomonte?) lascia tempo per far sedimentare (ma non per questo dimenticare) la sassaiola dell’altra notte a Chiomonte, durante il tentativo di allestire il cantiere per la galleria che significherebbe l’avvio del cantiere per la Tav. E gli strascichi non mancano. Oggi, la Cisl piemontese ha indetto un presidio per il lavoro e lo sviluppo, a Susa (Arco di Augusto), martedì alle 9,30. Certo, non raffredderà gli animi, ma è anche vero che il diritto di manifestare non è riservato solo a qualcuno.

Questa la nota che accompagna l’annuncio:“Nella notte di qualche giorno fa i lavoratori edili che stavano raggiungendo il cantiere della Tav Torino-Lione, nei pressi di Chiomonte, sono stati assaltati, bloccati e presi a sassate.

‘Si è trattato di un gravissimo gesto di inciviltà e di intolleranza – afferma il segretario regionale Filca Cisl, Piero Donnola – teso a fare male a persone inermi che si stavano recando sul proprio posto di lavoro, individuate come nemici da colpire’.

La Cisl è convinta che questa azione è estranea alla gran parte della cittadinanza valsusina che, quand’anche ha manifestato una ferma contrarietà alla realizzazione dell’opera, ha scelto di farlo democraticamente e alla luce del sole e mai direttamente contro singoli o gruppi di lavoratori e cittadini. In questo modo si sono ottenute risposte positive sulla compatibilità e sostenibilità dell’opera. Solo proseguendo in questa direzione le cose possono essere ancora migliorate e non esercitando un diritto di veto assoluto anche in forma violenta.

Lo sviluppo del Paese, l’occupazione, la coesione sociale e la democrazia, si sostengono in primo luogo con il nostro impegno e la nostra responsabile azione sindacale e con uno sforzo congiunto e condiviso fra le forze imprenditoriali, le parti sociali e le amministrazioni pubbliche, a partire dal Governo nazionale.

Per l’Italia, e in specifico per l’area torinese e il Piemonte, una indispensabile ripresa della crescita con un mantenimento della coesione sociale passano anche per la realizzazione di investimenti pubblici nel campo delle grandi infrastrutture.

‘Con questo spirito e queste motivazioni – spiegano i segretari regionale e provinciale della Cisl, Giovanna Ventura e Nanni Tosco – invitiamo le istituzioni pubbliche, le organizzazioni della società civile e tutti i cittadini a portare la loro solidarietà ai lavoratori aggrediti, riaffermando, attraverso la partecipazione al presidio di Susa, il principio della non violenza e la condanna verso ogni forma di intimidazione’”.

I DUBBI DELLA CGIL. Questa la nota della Cgil (precedente alla decisione della Cisl) che manifesta preoccupazione e dubbi per la tensione crescente: “Se la protesta contro i lavori preparatori del cantiere della Maddalena sono degenerati in atti di violenza, questi hanno la nostra ferma condanna e vedono crescere la nostra preoccupazione per il clima di scontro che rischia di crearsi in valle. Per questo, nel respingere ogni forma di violenza, ancor più se fosse stata diretta contro i lavoratori, riteniamo indispensabile che tutte le parti assumano responsabilmente la necessità di evitare iniziative che favorirebbero solo l’inasprimento delle contrapposizioni”.

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