Piemonte
Juve, esame Giovinco (valutato metà Martinez) pensando a Mazzarri e alle cessioni
Non andare in Champions incide sul bilancio per (almeno) una ventina di milioni. Non andare nemmeno in Europa League provoca invece danni di immagine e poco altro, visto che i compensi Uefa legati alla seconda manifestazione continentale sono poca roba (a meno che non si vinca). La vetrina però servirebbe per ingraziarsi gli sponsor e per invogliare a trasferirsi a Torino quei giocatori che al momento difendono altre maglie. Tra le altre cose, il brutto, per la Signora, è che se il campionato finisse oggi, l’anno prossimo gli obiettivi sarebbero solo campionato e Coppa Italia: recuperare tre punti in due partite ad almeno una tra Lazio e Roma non sarà facile, ma intanto bisognerà provarci.
Parma e Napoli, allora. Parma di Giovinco, autore di una doppietta all’andata: quel Giovinco la cui metà sarà riscattata dagli emiliani per 3,5 milioni. Tanti? Pochi? Un fatto pare certo: se Martinez è stato valutato 12, troppo pochi. Quella contro il Parma è stata anche la partita in cui all’andata si fece male Quagliarella e la Juve, perdendo malamente, cominciò una discesa lunghissima. Fu anche il giorno del rosso a Melo, uno dal quale non sai mai cosa aspettarti: anche per questo, la Juve lo impacchetterebbe volentieri e pare strano che Mourinho lo apprezzi. Se però così è, prego si accomodi. Come potrebbe accomodarsi, sempre al Real Madrid o al Manchester City, anche Chiellini: per 25 milioni o un’adeguata contropartita tecnica, l’operazione si farà e non è nemmeno così improbabile. Quanto ad Aquilani, domenica scadrà l’opzione da 16 milioni che la Juve potrebbe esercitare con il Liverpool: non lo farà e il giocatore potrebbe anche non essere in campo a Parma per un problema muscolare.
Giornatacce, insomma, anche se Marotta tornerà poi alla carica per spuntare un prezzo migliore. Infine, l’allenatore: Mazzarri sempre in pole al netto dell’arrabbiatura di De Laurentiis ch potrebbe anche tenerlo fermo un anno. Anche perché Villas Boas costa un cifrone e su Conte non tutti sono convinti. Occhio però ai colpi di scena: se Ancelotti andasse davvero all’Arsenal, ci sarebbe un certo Wenger libero…
Domenico Latagliata
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