Un destino ‘piemontese’ per la Samp: Secco-Conte o Sogliano-Sannino?

Povera Samp, dai preliminari di Champions a un passo dalla serie B nel giro di una stagione vissuta pericolosamente. O meglio, vissuta – passateci il neologismo – idiotamente. Eh sì, perché al di là dei litigi con Cassano e della svendita di Pazzini, il problema di fondo è nella dirigenza, perché il pesce puzza sempre dalla testa. Samp, dirigenza, Torino, Piemonte: un quadrato dal quale non si esce in fase di analisi, e non si uscirà in prospettiva: i tifosi blucerchiati sperano che, cambiando gli addendi, cambi anche il risultato. Beppe Marotta e Fabio Paratici si sono trasferiti alla Juve, rimpianti da chi li ha persi, ma non amati e stimati da chi li ha presi. A Genova, con la meteora Sergio Gasparin, è arrivato il direttore sportivo Doriano (un nome, una beffa) Tosi, che i tifosi del Toro ancora aborrono per manifesta incompetenza. È già stato scaricato, dopo il disastroso mercato di gennaio. Ma adesso la famiglia Garrone guarda al futuro “per rimediare agli errori fatti”. Varie le ipotesi, quasi tutte – guarda caso – piemontesi.

Sfumate le piste Walter Sabatini e Mauro Pederzoli (ovvio, con i sabaudi non c’azzeccano niente), la vera alternativa all’ex juventino Alessio Secco – al cui nome i tifosi bianconero inorridiscono – e al tecnico che lui vorrebbe, Antonio Conte, è l’accoppiata del Varese, Sean Sogliano e Giuseppe Sannino. Il giovane direttore generale è nato ad Alessandria nel ’71 e in tre anni (2004-2006) ha collezionato 27 presenze con la maglia del Torino, dove conserva molti amici. L’allenatore tutto grinta ed esperto di promozioni è passato alla Biellese nella stagione 1998-’99, ma è spesso a Torino, dove è nata sua moglie e dove giocano i suoi nipoti. Il poeta reciterebbe: i giri del destino (blucerchiato) passano da Torino.

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