Asti
Dal 30 aprile la Fiera Regionale Città di Asti
59esima edizione della Fiera Regionale Città di Asti. Da sabato 30 aprile a domenica 8 maggio, tutti in fiera tra musici, figuranti in abiti d’epoca, banchi di degustazione, artigianato, abbigliamento, arredamento e rappresentazioni storiche di eventi medievali. L’appuntamento è in piazza Saragat, ex mercato ortofrutticolo, stesso posto dello scorso anno. E, visto il successo non si cambia.
“Sarà anche l’occasione – sostiene Giorgio Galvagno, sindaco di Asti – per presentare il futuro volto della città, il progetto di sviluppo che partirà proprio dalla fiera, da sempre vetrina importante dei prodotti del territorio, dell’artigianto, dell’agricoltura, del terzario e che sarà testimone del lancio di un progetto concreto di idee e interventi urbanistici. Il piano regolatore decennale darà una sferzata ad Asti”.
Un sito di 20mila metri quadri complessivi di cui 15mila utilizzati per il percorso fieristico. Dei 15mila, 9mila riguardano zone interne e 6mila quelle esterne, oltre a 5mila metri quadri di parcheggio gratuito. 374 sono, invece gli stand, 200 interni, 174 esterni, mentre 151 gli espositori distribuiti in vari settori, per la precisione 5. Area istituzionale, dedicata alle istituzioni locali; area tekno che ospita hi tech; area enogastronomica, ovvero vino, salumi, latte, formaggi, mieli, gelati etc.; area arredo e complementi per le aziende di mobili e arredamento, sia astigiane, sia torinesi, che si presentano al pubblico in maniera diretta, tra proposte e prezzi competitivi; infine, aree esterne con articoli di dimensioni considerevoli, macchine agricole, auto, attrezzature da giardinaggio, caravan.
A corredo della fiera, tante manifestazioni e rievocazioni in onore del santo patrono di Asti, San Secondo. Stima del palio. Si terrà sabato 30 aprile, alle 20.30, in piazza Cattedrale. E’una sorta di anticipazione del futuro palio di Asti, kermesse settembrina che, come da consuetudine ripercorre uno dei momenti più antichi di tutti i festeggiamenti relativi alla macchina paliesca. Si inizia con il giuramento del capitano, del magistrato e dei rettori, personaggi dell’epoca medievale locale. Si prosegue con il suggestivo cerimoniale della stima dei drappi, ovvero una misurazione attenta, in presenza del pubblico e di mercanti di stoffe, del drappo di velluto cremisi. Le misure devono essere di 16 rasi, vecchia misura piemontese, per il palio della corsa e di 10 per quello da donare alla collegiata, in onore a San Secondo. Solo alla fine il sindaco della città indice il palio che si correrà a settembre.
E ancora, nell’ambito dell’offerta del palio alla collegiata di San Secondo, è usanza risalente al medioevo e in uso, soprattutto nei secoli XVII e XVII, offrire un pasto caldo. La “minestra dei poveri”, servita martedì 3 maggio alle 12.45, in piazza San Secondo. Zuppe di verdure o di legumi, fumanti e profumate, venivano donate dalla chiese e dalle confraternite, nella giornata di festa, ai poveri, ai pellegrini e ai viandanti. Oggi, alla minestra si associa anche la soma d’aj, crostone di pane aromatizzato all’aglio, il dolce caritin e un bicchiere di vino locale. Non è più la chiesa ad occuparsi della minestra, ma la pro loco astigiana.
Mercoledì 4 maggio, nel centro storico cittadino, i visitatori potranno perdersi fra i numerosi banchi della fiera carolingia, la più antica e nota delle fiere astigiane. Risale alla fine del XIV secolo, quando otto giorni prima, e otto dopo la festa del santo patrono astigiano, si svolgeva una grande fiera a cui partecipavano mercanti provenienti da ogni dove mostrando la propria merce. Sulla città, fuochi d’artificio lunedì 2 maggio alle 21 (area lungo Tanaro).
Orari: lunedì, giovedì e venerdì, dalle 17 alle 24; martedì, mercoledì, sabato e domenica dalle 14 alle 24. Ingresso libero.
Nella foto: presentazione in Comune della Fiera Città di Asti, edizione 2011
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