Asti
Confartigianto Asti: stop incentivi? Rivediamo 3,3 mld di sconti d’imposta su energia-carburanti
“Gli incentivi a fonti rinnovabili come il fotovoltaico costano ai cittadini molto meno di altre forme di finanziamento in campo energetico”. Lo sostiene Biagio Riccio, presidente di Confartigianato Asti. “Nel 2010 – prosegue Riccio – il fotovoltaico è stato finanziato con 826 milioni, vale a dire con un quinto delle somme prelevate dalle bollette elettriche degli italiani attraverso la componente A3. Ma gli incentivi alle rinnovabili hanno fatto nascere 85mila imprese e 150mila posti di lavoro, a differenza di altre forme di agevolazione, ben più costose, che di fatto si traducono in meri sussidi senza generare sviluppo e occupazione. Se il vero obiettivo dello stop agli incentivi alle energie rinnovabili è quello di razionalizzare e risparmiare risorse pubbliche, allora bisognerebbe ripensare anche gli sconti d’imposta su energia elettrica e carburanti di cui godono alcuni settori in Italia e che valgono 3.315 milioni l’anno di minor gettito nelle casse dello Stato”.
La classifica dei settori che beneficiano delle agevolazioni vede in testa il trasporto aereo con 1.614 milioni di sconti sulle accise dei carburanti. Segue l’agricoltura, con un’esenzione di 817 milioni di euro sulle imposte dei carburanti, mentre il settore del trasporto marittimo può contare su 492 milioni di sconti. Al quarto posto le industrie con consumi di energia superiori a 1.200.000 KWh/mese che non pagano accise sull’energia per 241 milioni l’anno.
Le imprese che consumano fino a 1.200.000 KWh/mese pagano per intero l’accisa sull’imposta erariale e quelli che consumano fino 200.000 kWh/mese versano tutta l’addizionale provinciale sull’energia. Questi due tributi favoriscono la lievitazione al 16,4% della pressione fiscale sul prezzo dell’energia elettrica pagato dalle Pmi.
“Il dibattito sugli incentivi alle energie rinnovabili – conclude Riccio – non deve far dimenticare gli squilibri esistenti nella tassazione sull’energia. Se davvero si vuol rendere equo e trasparente il mercato, è indispensabile correggere anche i meccanismi di prelievo fiscale, eliminando le distorsioni che finora hanno penalizzato le piccole aziende”.
Nella foto: Biagio Riccio, presidente Confartigianto Asti
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