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Operazione GranToret: da oggi le fontanelle ‘parlano’, tra facebook e post it, per dire come vogliamo la città (video)

Redazione Quotidiano Piemontese

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I ‘toret’, lo spieghiamo per i non torinesi, sono le fontanelle verdi sparse per Torino con la testa di un torello che ‘sputa’ acqua fresca. Ci sono dagli anni trenta e, come dice un gruppo di web writer e social design torinesi che ha avuto l’idea di ‘farli parlare’, “immobili, imperturbabili osservano il fluire dell’acqua, del tempo e degli eventi. Torino che cresce, Torino che soffre, Torino che gioisce e Torino che sanguina… Guardano da vicino i visi degli anziani che bevono un goccio e quelli dei bambini che si lavano un ginocchio sbucciato. Osservano indifferenti il trasformarsi delle cose; i bimbi diventare vecchi, i vecchi accompagnare nuovi bimbi. Poi i volti cambiare; bimbi di colore o con gli occhi a mandorla e madri che parlano lingue sconosciute. I toret erano e sono rimasti lì, immobili, come vecchi saggi che tutto sanno e che nulla dicono… sino ad oggi almeno…”.

E infatti da oggi 8 aprile i Toret di Torino hanno iniziato a parlare.

Un gruppo di giovani web writer e social design torinesi ha deciso di dar loro nuova vita come simbolo, luogo e metafora di dialogo metropolitano. L’operazione l’hanno ribattezzata GranToret ed è un esperimento di comunicazione virale che mette assieme la fisicità dei toret e la virtualità dei social network, e di Facebook, in particolare.

“Li abbiamo scelti – spiega Valeria Sesia, una delle ideatrici di GranToret – perché sono un simbolo di questa città, sono ovunque (oltre 700 sparpagliati in piazze, vie e quartieri) e hanno anche una loro google-map. Sono una bacheca naturale che noi abbiamo iniziato ad utilizzare mettendo sulle fontanelle dei post-it su ciò che ci piace o non ci piace di Torino, puntando sull’imitazione del gesto, sulla sua socializzazione. Poi abbiamo accoppiato questo ad un’applicazione Facebook che consente agli utenti del social di pubblicare post-it, con giudizi o suggerimenti, sulla loro pagina e di inviarli contemporaneamente all’album Facebook di GranToret (facebook.com/GranToret). Per i non utenti Facebook abbiamo attivato un canale SMS (al numero 3774540075)”.

“La provocazione – conclude Valeria – l’abbiamo lanciata adesso anche perché con le elezioni comunali pensiamo si crei un momento di particolare sensibilità su ciò che piace o non piace di Torino, ma vorremmo che i servizievoli e silenziosi toret venissero adottati, per sempre, come antenna degli umori dei torinesi ”. Dimenticavo, aggiunge Valeria: “i nostri Toret parlano, ovviamente, anche in torinese”.

 

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