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Cuneo

Volley, la Bre Banca Lannutti Cuneo riparte da Macerata

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo la delusione per l’uscita di scena dalla Champions League, riparte da Macerata il cammino della Bre Banca Lannutti Cuneo nell’A1 maschile di volley, con la sfida della decima giornata non disputata domenica per via dell’impegno della Lube  nella finale di Challenge Cup. Finale che gli uomini di Berruto hanno vinto, battendo in Turchia ad Izmir l’Arkas al tie-break in oltre 2 ore e 10 di gioco, dopo che in gara 1, in casa, avevano già superato i turchi per 3-0. Vermiglio e compagni sono così reduci dalla vittoria della loro prima Challenge Cup e gli uomini di Giuliani possono aspettarsi una  formazione determinata a fare bene, decisa a continuare l’assalto al 2° posto e che non si lascerà scappare facilmente l’occasione di accorciare le distanze in classifica dai piemontesi.

Il grande assente della sfida di stasera (diretta su Rai Sport 1 dalle 18) potrebbe essere uno degli ex, l’opposto croato Igor Omrcen, che nel corso del 3° set della finale ha subito un serio infortunio alla caviglia. Probabile invece l’impiego di Martino, cresciuto nel vivaio biancoazzurro e prossimo a lasciare la pallavolo indoor per il beach volley, oltre che, nella formazione cuneese, di Gigi Mastrangelo (a Macerata dal 2002 al 2005) e Wout Wijsmans (dal 2001 al 2003). “Dopo l’eliminazione dalla Champions League al Golden Set – dice proprio il capitano della Bre Banca Lannutti –  ora riprendiamo i nostri impegni in Campionato. È un momento delicato per la nostra squadra, anche perché è la prima volta che questo gruppo non raggiunge la finale, ed è normale risentirne un po’”. “A Macerata – aggiunge Wijsmans – non sarà facile, anche perché loro arrivano dalla vittoria della Challenge Cup, saranno molto carichi ed avranno tanta voglia di festeggiare con il loro pubblico; ma per noi è una partita importantissima perché mette in palio punti preziosi per mantenere il nostro 2° posto in classifica. Quindi andremo là concentrati per dare il meglio, e per rovinare loro la festa”.

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