Asti
Dieta mediterranea contro il cancro
La prima volta di Asti è stata un successo. La settimana nazionale per la prevenzione oncologica, promossa dalla Lilt, lega italiana per la lotta contro i tumori, sta per terminare. Ultimo giorno sarà, infatti lunedì 21 marzo, ma ad Asti ha già dato i suoi frutti. Domenica 13 e lunedì 14, rispettivamente sotto i portici di corso Alfieri e all’ospedale astigiano Cardinal Massaia, i volontari hanno distribuito materiale informativo e venduto 120 bottiglie di olio di oliva, simbolo della campagna di quest’anno della Lilt, basata su una sana e corretta alimentazione a sostegno della salute fisica. La vendita delle bottiglie, ognuna al prezzo di 10 euro e le borse di tela ad offerta libera, hanno consentito, alla sezione astigiana dell’associazione, di accumulare la somma di 1.200 euro. Inoltre, ieri i medici dell’ospedale di Asti, che aderiscono alla Lega contro i tumori, hanno effettuato visite gratuite preventive ai pazienti forti fumatori ultraquarantenni, e visite urologiche, ginecologiche e senologiche. Secondo la Lilt, la prevenzione è sempre l’arma migliore per contrastare determinate patologie. Oltre 2 milioni e mezzo sono i malati di cancro in Italia con un’incidenza di 270 casi nuovi ogni anno, in media. L’Oms, organizzazione mondiale sanità, stima possibile prevenire il 30% dei nuovi casi clinici e la cura di un ulteriore 30% con buone possibilità di totale guarigione che, oggi si attesta intorno al 58%. La diagnosi preventiva è indispensabile, così come una corretta alimentazione, una dieta mediterranea che, tra le altre cose, di recente è stata nominata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Protagonista incontrastato di questa dieta è l’olio di oliva extra vergine il cui testimonial, quest’anno è Filippo La Mantia, noto chef italiano. Asti continua la sua campagna a favore della prevenzione con un altro appuntamento per martedì 22 marzo. Una cena di solidarietà alla scuola alberghiera, in via Asinari. Cena dedicata al progetto “Diana 5”, uno studio sulle recidive del tumore al seno.
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