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Economia

Dalla Banca europea per gli investimenti 250 milioni di euro per la ricerca Fiat in Italia

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Banca europea per gli investimenti (Bei) e Fiat Spa hanno firmato oggi a Torino un contratto difinanziamento di 250 milioni di euro finalizzato a sostenere i piani in ricerca e sviluppo dellacasa automobilistica torinese. La Bei era rappresentata da Dario Scannapieco, vicepresidente responsabile per le operazioni in Italia, Malta e Balcani Occidentali; Fiat Spa dall’amministratore delegato, Sergio Marchionne.

COS’E’ LA BEI. Istituita nel 1958 dal trattato di Roma, la Banca europea per gli investimenti è l’istituto di credito a lungo termine dell’Unione europea. Concede prestiti al settore pubblico e privato per finanziare progetti d’interesse europeo, specie nei seguenti campi: coesione e convergenza delle regioni dell’UE; sostegno alle piccole e medie imprese; ambiente; ricerca, sviluppo e innovazione; ttrasporti; energia.La Banca opera nell’UE e in circa 140 paesi con cui l’UE ha concluso un accordo di cooperazione, non ha scopi di lucro e persegue finalità che sono in linea con le politiche dell’UE. Diversamente dalle banche commerciali, la Bei non gestisce conti bancari personali, non effettua operazioni allo sportello e non fornisce consulenza per investimenti privati. Concede invece prestiti a lungo termine per progetti di investimento (soprattutto in attività fisse), ma non eroga sovvenzioni.La Bei appartiene agli Stati membri dell’Unione europea. Questi ne sottoscrivono congiuntamente il capitale secondo una ripartizione che riflette il peso economico di ciascuno nell’Ue. La Bei non utilizza fondi del bilancio dell’Ue. Si finanzia invece da sola mediante l’emissione di prestiti sui mercati finanziari.Poiché i suoi azionisti sono gli Stati membri dell’UE, la BEI beneficia sul mercato dei capitali del migliore rating di credito (tripla A), che le consente di mobilitare, a condizioni estremamente competitive, importanti volumi finanziari. Non avendo scopo di lucro, è in grado di offrire condizioni di credito altrettanto favorevoli. Non può tuttavia coprire più del 50% del costo totale di un singolo progetto.

IL PROGETTO. Il progetto riguarda i centri di ricerca e sviluppo di Fiat SpA in Italia, la cui attività è focalizzata sull’obiettivo dell’incremento dell’efficienza energetica delle automobili sia grazie alla riduzione di emissione di anidride carbonica dei motori sia attraverso lo studio di nuove strutture delle vetture stesse.Per Bei, l’operazione si inquadra all’interno di due fra i tradizionali filoni di attività a sostegnodell’economia europea: i progetti di ricerca e sviluppo e quelli per la protezione dell’ambiente tramite diminuzione delle emissioni e miglioramento dell’efficienza energetica.L’operazione di finanziamento della ricerca Fiat è realizzata in continuità con le previsioni dell’European clean transport facility (Ectf), il pacchetto di misure della Bei rivolto ai produttori europei per investimenti finalizzati alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e alla maggiore efficienza energetica, sviluppato due anni fa per arginare gli effetti della crisi economica.Nel dettaglio, per BEI il progetto di Fiat Spa risponde ai seguenti requisiti:-contribuisce a migliorare il know-how della società nei campi dell’innovazione di prodotto (inclusi i motori a gas, ibridi, a risparmio energetico e basati su nuovi materiali);-contribuisce a incrementare il livello tecnologico complessivo dell’industria automobilistica europea tramite i processi di collaborazione della R&S di Fiat SpA con analoghe strutture di altre case automobilistiche, centri di ricerca esterni e con il mondo delle università;-contribuisce in definitiva alla riduzione delle emissioni di CO2 e di altre sostanze nocive permettendo così a Fiat di raggiungere gli obiettivi di emissione di CO2 fissati dall’Unioneeuropea per il 2015 e il 2020 (rispettivamente 122/123 g/km e 95 g/km).

“Fiat – ha sottolineato Sergio Marchionne – è grata alla BEI per la sottoscrizione del contratto di finanziamento. Questa operazione ci permetterà di rafforzare il nostro impegno sul fronte della mobilità sostenibile, approfondendo le nostre competenze sulle trazioni alternative. Siamo una delle poche aziende del settore auto che lo scorso anno è stata ammessa agli indici Dow Jones Sustainability, che sono i più prestigiosi indici borsistici ai quali accedono solo le aziende giudicate migliori secondo criteri di sostenibilità. Nel 2010, inoltre, Fiat Group Automobiles è stato, per il quarto anno consecutivo, il costruttore che ha registrato il livello più basso di emissioni di CO2 delle vetture vendute in Europa”.

 

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