Asti
L’8 marzo dell’imprenditoria femminile
In occasione della Festa delle donne, Anna Maria Carrer, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Asti, presenta il Piano straordinario per l’occupazione e le misure a favore delle donne. Un milione e mezzo di euro a supporto delle attività femminili, che si aggiungono ai 7 milioni già in dotazione alle imprese operanti sul mercato. La crisi imprenditoriale c’è e si vede, ma a tener duro sono le imprese astigiane gestite da donne. Crescita lenta e costante. Le posizioni reggono, secondo Carrer. Il 2010 registra oltre 6.457 imprese femminili della provincia di Asti, 13 in più rispetto all’anno precedente, pari ad un incremento dello 0,2%.
“La dinamica risulta più contenuta rispetto alla media piemontese che registra un incremento dell’1,7% e nazionale (+2,1%), ma se si considera la pesantezza del quadro economico generale, la stazionarietà del dato va considerata un elemento positivo”, prosegue Carrer.
Le imprese femminili astigiane sono per il 74% costituite sotto forma di impresa individuale. Seguono le società di persone che rappresentano il 19,3% del totale, le società di capitale (5,2%) e le cooperative (1,2%).
I settori di attività dove la presenza femminile è più diffusa riguardano l’agricoltura (39%), il commercio (22,4%), le attività di servizi (20%) e la ristorazione (5,9%).
Il Piano prevede anche nuove misure per la cosiddetta conciliazione dei tempi che si quantifica in 3 milioni di euro circa per nuovi servizi per l’infanzia, flessibilità del lavoro, facilitazione del rientro in azienda dopo un lungo periodo di assenza, incentivi per i congedi parentali paterni e per le banche del tempo.
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