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Cultura

Torino vista di lato: sguardi alternativi sulla città, stasera al Museo delle Scienze

Redazione Quotidiano Piemontese

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C’è chi, partito da lontano, ha trovato in Torino una casa accogliente e chi, viceversa, è nato sotto la Mole ma ora vive altrove, trascinato lontano dai tanti casi della vita. Sono gli sguardi complementari che sanno arricchire e far bella una città. C’è in Torino un’irresistibile vocazione multiculturale, mai rinnegata, pur tra tante contraddizioni. Da questa consapevolezza nasce “Torino vista di lato”, l’incontro che si terrà in serata (ore 21) al Museo di Scienze Naturali di Torino (via Giolitti 36), nell’ambito della mostra “Km011”.  Quattro scrittori, Hamid Ziarati, Benedetta Cibrario, Younis Tawfik e Gaia Rayneri raccontano qualcosa delle loro storie letterarie e umane. Vite diversissime, per cultura e provenienza, ma accomunate da legami insoliti col capoluogo piemontese.

C’è l’ingegner Ziarati, partito quindicenne da Teheran e oggi torinese adottivo, con una famiglia che lui stesso definisce mezza iraniana mezza italiana: è stata proprio la nascita del primo figlio a ispirargli il romanzo “Salam Maman”, sguardo intenso e tormentato sulla sua terra natale. C’è il giornalista Tawfik, iracheno, direttore del centro italo-arabo “Dar Al-Hikma” e attivissimo nella vita culturale piemontese. E poi le due torinesi “esuli”: Benedetta Cibrario, che oggi vive in Toscana, terra protagonista del suo romanzo “Rossovermiglio”, e la giovanissima Gaia Rayneri, coraggiosa autrice di “Pulce non c’è”. Attualmente la sua vita è divisa tra Torino e Londra.

L’incontro, organizzato dal Circolo dei Lettori e condotto dallo scrittore Enrico Remmert, si carica di un valore particolare in questi tempi di grandi cambiamenti e di incerto futuro: come incontrare Ziarati e non pensare al suo Iran in queste ore?

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