Seguici su

Piemonte

Accordo Pubblica amministrazione: il testo, la soddisfazione Cisl, la rabbia Cgil

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

?A questo link il testo integrale dell’accordo sulla Piubblica amministrazione, firmato con il Governo da Cisl e Uil, ma non dalla Cgil, subito dopo le posizioni e le ragioni opposte di Cisl e Cgil:

http://dl.dropbox.com/u/18990132/TestoIntesaFirme04feb2011.pdfCOSI’ LA CISL. “Quella di oggi è una firma importantissima che riporta i lavoratori al centro del cambiamento nella Pubblica amministrazione e fa finalmente chiarezza: niente pagelle sul salario ai dipendenti, nessun taglio di stipendio, nessuna applicazione delle fasce 25-50-25 ai salari dei dipendenti pubblici”.

E’ soddisfatto il segretario generale della Cisl Fp, Giovanni Faverin, che commenta la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Cisl e Uil e Governo: “Ci siamo ripresi la contrattazione”.

“Il modello contrattuale definito dall’intesa del 30 aprile 2009 comincia finalmente a prendere corpo: con l’accordo di oggi la partecipazione dei lavoratori diventa il fulcro dell’innovazione e dell’efficienza del settore pubblico. Si superano in questo modo le incertezze interpretative che volevano relegare i lavoratori e le rappresentanze ad un ruolo subalterno” ha evidenziato Faverin.

“Come Cisl Fp abbiamo sempre messo in chiaro i limiti dei cambiamenti introdotti per legge e chiesto con forza di intervenire attraverso la contrattazione, per decidere su aspetti chiave come l’organizzazione di enti, agenzie e aziende. Ma anche per salvaguardare i livelli retributivi sottoposti al blocco dei contratti” ha rimarcato il segretario. “L’accordo in questo senso parla chiaro: gli stipendi, congelati al 2010, non saranno sottoposti ad alcun taglio in applicazione delle tre fasce. Il criterio del 25-50-25 non interverrà sui salari attuali in godimento, ma sarà applicabile solo ad incrementi resi possibili da eventuali risorse aggiuntive”.

E proprio in tema di riforma, l’altra novità è la previsione di commissioni paritetiche nazionali per l’applicazione del d.lgs. 150/2009: “Ciò vuol dire che il sindacato e i lavoratori saranno protagonisti del miglioramento delle performance individuali e collettive”.

Un grande passo in avanti, dunque, che impegna inoltre governo ed Aran a sottoscrivere un contratto nazionale quadro sul sistema delle relazioni sindacali, “riportando – conclude Faverin – come chiediamo da mesi la responsabilità sindacale nelle dinamiche relative all’organizzazione degli uffici e della qualità dei servizi al cittadino”.

COSI’ LA CGIL. La Funzione Pubblica CGIL Piemonte, esaminato il testo dell’accordo firmato a Palazzo Chigi, considera l’intesa come una vera e propria presa in giro delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’intesa separata siglata dalle sole CISL e UIL: conferma i tagli dei lavoratori precari; conferma il blocco dei salari previsto dalla Legge Finanziaria per il prossimo triennio; non stanzia risorse per la contrattazione decentrata.

Si limita a promettere risorse assolutamente incerte negli importi e nelle scadenze per applicare da subito la discriminante Legge Brunetta sul salario di produttività dei dipendenti pubblici.

Precostituisce un modello contrattuale che esclude la presenza della CGIL che, fino a prova contraria, è il sindacato più rappresentativo del Pubblico Impiego su tutto il territorio nazionale.

A questo si aggiunge la dichiarata volontà di governo, di CISL e di UIL, di sequestrare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici ad eleggere un proprio rappresentante attraverso le elezioni delle RSU.

Pertanto la Funzione Pubblica CGIL sta definendo iniziative concrete di lotta in risposta ad un accordo ingiusto ed inaccettabile che peggiora le condizioni salariali dei lavoratori pubblici.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese