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Torino

Che fare se un bambino ingerisce un corpo estraneo e sta soffocando? Se ne parla domenica 13 in piazza Bodoni, a Torino

Dalle 10 alle 17 una giornata dedicata alle manovre di soccorso curata dagli operatori del Regina Margherita e della Croce Verde di Torino

Sandro Marotta

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TORINO – Domenica 13 ottobre in piazza Bodoni gli operatori dell’ospedale Regina Margherita di Torino, della Croce Verde Torino e della Società Italiana Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica spiegheranno le manovre necessarie da effettuare nel caso in cui un bambino stia soffrendo di soffocamento.

L’iniziativa si chiama “Una Manovra per La Vita” e  ha l’obiettivo di informare i cittadini sulle pratiche sanitarie di base da compiere se un bimbo ingerisce un corpo estraneo che gli ostruisce le vie aeree. Secondo il Ministero della Salute il soffocamento in età pediatrica è “una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni, ma la quota di incidenti rimane elevata fino ai 14 anni di età”.

Per questo la SIMEUP (Società Italiana Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica) insieme ai centri sanitari torinesi ha deciso di organizzare una giornata intera, dalle 10 alle 17, dedicata alle prove pratiche di soccorso al bimbo.

Qualche dato sul soffocamento da corpo estraneo

Secondo il Ministero della Salute italiano “in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati. In Italia, è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile della quota di incidenti, con circa 1000 ospedalizzazioni all’anno”.

Quali sono le cause? Tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento è imputabile al cibo.

Questo tipo di incidenti sono raccolti da un progetto di ricerca internazionale che si chiama “Susy Safe“. Secondo il dataset di Susy, ripreso dal Ministero della Salute, “gli alimenti che causano più spesso incidenti sono gli ossicini di pollo e le lische di pesce (32%) seguiti dalle noccioline (22%) e dai semi (16%)”.

La fascia di età più a rischio è quella compresa tra 0 e 4 anni.

Perchè il pericolo è più elevato nei bimbi? Gli incidenti possono essere dovuti a “vie aeree di diametro piccolo e forma conoide (fino alla pubertà); scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (che non è innata come per i liquidi); dentizione incompleta (i molari, necessari per ridurre il cibo in un bolo liscio, crescono intorno ai 30 mesi)”; possono anche essere dovuti a fattori più legati al contesto, come la tendenza a svolgere più attività contemporaneamente, il Ministero dice, ad esempio, “mentre corrono, giocano, parlano o guardano la TV, tablet”.

Nelle linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento ci sono anche alcune tabellle che consigliano la corretta preparazione degli alimenti destinati ai bambini, in modo tale che il rischio si riduca. Per esempio è consigliabile “Ridurre in farina/sbriciolare” i cracker e biscotti oppure per la carne “cuocere fino a quando [gli alimanti] diventano morbidi e poi tagliare in pezzi piccoli. Prestare attenzione nel rimuovere nervature e filamenti, gli ossicini dalla carne”.

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