Cronaca
Un anno dopo lo schianto della Freccia Tricolore che ha ucciso la piccola Laura, i genitori aspettano giustizia
La piccola Laura è rimasta uccisa dallo schianto, intrappolata nell’auto colpita dal rottame
CASELLE – Un anno. Il ricordo dello schianto, il fuoco, il dolore e la perdita.
È il 16 settembre 2023 quando un velivolo delle Frecce Tricolori si schianta vicino all’aeroporto di Caselle. L’incidente si è verificato non appena la pattuglia si è alzata in volo per un’esibizione in programma nei cieli di Vercelli. Ma sulla traiettoria del rottame si trova l’auto su cui viaggia la famiglia Origliasso, che stava tornado a casa a San Francesco al Campo, composta da papà Paolo, la mamma Veronica Vernetto, il fratellino Andrea e la piccola Laura, di 5 anni.
È lei l’unica vittima della tragedia. Laura Origliasso, rimane uccisa nella sua auto colpita dall’aereo. Il padre ha fatto di tutto per poterla salvare da quelle fiamme, ma non c’è stato nulla da fare.
L’unico indagato nel procedimento è di fatto il pilota, il maggiore Oscar Del Do’.
I genitori della piccola Laura chiedono giustizia
Un anno dopo, però, i genitori della bimba aspettano che sia fatta giustizia. L’inchiesta portata avanti dalla procura di Ivrea, tra perizie e ricostruzioni, non ha ancora dato risposte certe a una famiglia che ha bisogno di capire cosa sia davvero successo quel terribile giorno di settembre su quella strada che non riesce più a percorrere.
In una intervista esclusa fatta dal Tg1, Paolo e Veronica hanno ripercorso quei momenti di cruda e lucida realtà: “L’incubo è sempre presente e dura tuttora a ripensarci: tutti e quattro eravamo lucidi quando è successo e tutti e quattro abbiamo vissuto in diretta l’accaduto. La cosa più brutta di questa vicenda è proprio non sapere con chi arrabbiarsi”.
Fare luce su quello che è successo servirebbe “per trovare noi un po’ di pace, dopo solo un anno lei ci manca come l’aria, in qualsiasi situazione della nostra giornata, nel quotidiano, glielo dobbiamo”.
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