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Cronaca

Chiuse le indagini sulla morte di Liliana Agnani, per la procura è stato il figlio per riscuotere la pensione

Dovrà rispondere di omicidio aggravato premeditato, soppressione di cadavere, truffa aggravata, autoriciclaggio e falsità commessa dal privato in atto pubblico

Gabriele Farina

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TRECATE – La procura di Novara ha chiuso le indagini sulla morte di Liliana Agnani, il cui corpo senza vita fu trovato nel parco del Ticino a Trecate, in località Boscomarino il 10 ottobre del 2022. Secondo la procura ad ucciderla fu il figlio Stefano Garini, che voleva così continuare a riscuotere la pensione dell’anziana donna.

Si tratta di circa 23 mila euro erogati dall’Inps e 5 mila euro dispensati dall’ente locale. L’uomo, 62 anni, è accusato di omicidio aggravato premeditato, soppressione di cadavere, truffa aggravata, autoriciclaggio e falsità commessa dal privato in atto pubblico.

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