Cittadini
Gioco d’azzardo, giro di vite per vietare l’installazione di slot machine
E’ arrivato un bel giro di vite da parte della giunta Chiamparino per quanto riguarda il gioco d’azzardo in Piemonte. E’ stato infatti approvato un disegno di legge che vieta l’installazione di slot machine a una distanza inferiore ai 500 metri da scuole, chiese e oratori, impianti sportivi, ospedali e strutture sanitarie, centri di aggregazione giovanile, istituti di credito e sportelli bancomat e negozi compro oro. In pratica, se il provvedimento verrà approvato anche dal consiglio regionale, diventerà quasi impossibile installare una slot machine in Piemonte. Se questa normativa fosse stata in vigore già da tempo, il numero di quelle che molti chiamano “macchinette mangia soldi” sarebbe drasticamente inferiore a quello attuale. Difficile, però, pensare che la Regione decida di annullare concessione già fatte in precedenza.
Il gioco d’azzardo rappresenta in Italia un indotto economico in costante crescita: il fatturato nel 2011 è stato di 79,9 miliardi, di 86 miliardi nel 2012 e di 84,7 miliardi nel 2013. In Piemonte, la spesa per il gioco d’azzardo è stimata intorno ai 5 miliardi di euro; a questi, vanno aggiunti i costi sociali legati all’impatto sulle famiglie, gli interessi economici da parte della criminalità, quelli derivanti dall’impatto negativo sull’economia e sul mondo del lavoro, ma anche i costi sanitari della presa in carico per la cura dei giocatori: un paziente seguito dai SerD costa mediamente 2000 euro l’anno.
Verrà anche creato il marchio regionale “Slot no grazie”, rilasciato agli esercenti che sceglieranno di non installare o di disinstallare apparecchi per il gioco d’azzardo. Questa scelta, potrà portare ai commercianti vantaggi economici e più facilità nell’accedere a finanziamenti.
Il disegno di legge scritto dal presidente della provincia di Torino Saitta e dall’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero, dovrà ora passare al vaglio del consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
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