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Economia

In 3 mesi il Piemonte ha perso 786 negozi, ora gli acquisti si fanno online

Fra gennaio e marzo 2024 ci sono state 1.380 chiusure e 594 aperture di nuove attività

Gabriele Farina

Pubblicato

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TORINO – Il nemico dei piccoli negozi non è più la Grande Distribuzione Organizzata, ma le vendite online. Nei primi tre mesi del 2024 in Piemonte sono scomparse 786 imprese del commercio al dettaglio, circa 80 in più rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Lo comunica la Confesercenti, che racconta “la crescita inarrestabile degli acquisti online, che lieviteranno del +13% nel corso del 2024″. ”

Fra gennaio e marzo 2024 ci sono state 1.380 chiusure e 594 aperture di nuove attività. Negli ultimi dieci anni il numero dei negozi di vicinato è calato del 15%. Nello stesso periodo sono cresciute di quasi dieci volte le consegne di acquisti on line: erano 75milioni circa nel 2013, quest’anno arriveranno a 734 milioni a livello nazionale. Per il fisco la perdita cumulata è pari a circa 5,2 miliardi di euro di entrate.

Questi dati sono negativi anche per gli enti locali. Si registra infatti un mancato introito del 17,4% (910 milioni) che sarebbe stato di Imu, il 12,6% (660 milioni) di Tari, il 42,7% (2,24 miliardi) di Irpef, cui si aggiungono 223 milioni (il 4,3%) di addizionali regionali e comunali Irpef, 700 milioni di Irap (il 13,4%) e infine 510 milioni di altri tributi comunali (9,7%).

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Francesco Manghi

    2 Giugno 2024 at 21:09

    Che di fatto sono 5,2 miliardi di euro in più che rimangono nelle tasche degli italiani.
    Quando il potere di spesa è basso, questo si chiama ottimizzazione delle risorse.
    Inevitabile.

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