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Ambiente

Il tribunale di Torino si esprime sulla controversia degli alberi in corso Belgio: “abbatterli subito danneggerebbe la salute”

Il giudice ha bocciato il progetto del Comune di Torino, ma ha disposto comunque l’abbattimento parziale in almeno 5 anni

Sandro Marotta

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TORINO – Non si possono abbattere in una sola volta tutti gli alberi di corso Belgio, perché peggiorerebbe le condizioni sanitarie dei residenti: questa la decisione del tribunale di Torino sulla controversia riguardo all’abbattimento degli oltre 200 aceri nel viale centrale di Vanchiglietta. L’abbattimento ci sarà comunque perché si sono rilevate delle problematiche su alcune piante, ma sarà distribuito su 5 anni e gli esemplari abbattuti saranno sostituiti con alberi di grosse dimensioni.

La sentenza

Il giudice (Ludovico Sburlati) ha accolto in modo parziale il ricorso presentato da un comitato di cittadini (“Salviamo gli alberi di corso Belgio) contro il progetto del Comune di Torino; nello specifico ha bocciato la proposta dell’assessore Tresso di abbattere gli arbusti e sostituirli con esemplari più piccoli, ma allo stesso tempo ha riconosciuto che l’alberata è “in regressione” ovvero non completamente sana.

La temperatura e il diritto alla salute

L’aspetto più importante che emerge leggendo la sentenza è il riconoscimento della pericolosità dell’abbattimento rispetto alla salute dei cittadini; le chiome e i tronchi degli alberi, secondo i tecnici che hanno supportato il ricorso cittadino, contribuiscono a pulire l’aria e abbassare la temperatura della zona, specialmente d’estate. Su quest’ultimo aspetto, è stato centrale il confronto con il precedente caso di corso Umbria (vicino alla zona della contesa): lì infatti la strada era circondata dall’alberata, ma si è deciso di abbattere quest’ultima con il risultato di innalzare la temperatura percepita di 2°. Questo dato è stato confermato dalla rilevazione satellitare eseguita dal professor Beccaro, che nel 2023 ha registrato l’aumento di due unità rispetto alla Land Surface Temperature della media stagionale.

“Questo aumento – si legge nel documento – destinato a verificarsi anche in corso Belgio, deve ritenersi idoneo a ledere il diritto alla salute dei ricorrenti, con conseguente integrazione dei presupposti della tutela cautelare”.

L’aspetto temporale

Il tribunale ha deciso che gli abbattimenti andranno comunque messi in atto, ma distribuiti “su un arco temporale non inferiore a 5 anni, entro la quota annua del 20%” e sostituiti con “piante con il fusto della circonferenza di 20-25 cm, e dell’altezza di 4 m”.

Il commento del comitato

Esulta ma non troppo il comitato cittadino “Salviamo gli alberi di corso Belgio”, attivo fin dai primi giorni per impedire l’abbattimento.

“Spiace che il Giudice abbia accettato la tesi del CTU – si legge in una nota stampa del comitato -, ancorché basata su una VTA eseguita dal Comune durante il ricorso, secondo cui l’alberata sarebbe in regressione: una tesi contestata dal dott. Zanzi, agronomo e CTP dei ricorrenti, in quanto fondata prevalentemente sul parametro del diametro del tronco degli alberi abbattuti. Se tecnicamente la sentenza non soddisfa pienamente il Comitato, che continuerà comunque a opporsi con determinazione al taglio di alberi non malati, essa segna indubbiamente una vittoria politica importante”.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Anna Paolinelli

    22 Agosto 2024 at 18:05

    Non sono sicura che sia un bene piantare alberi già grandi. Notoriamente, attecchiscono meglio i piccoli e non illudetevi che, essendo già grandini non abbiano bisogno d’essere curati e innaffiati d’estate. Speriamo bene!

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