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Economia

A Mirafiori verrà prodotta la Fiat 500 Ibrida: la produzione all’inizio del 2026

Per la nuova Fiat 500 Ibrida si prevede 125.000 vetture all’anno per un totale di 200.000 vetture prodotte a Mirafiori

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TORINO – È ufficiale: la nuova Fiat 500 Ibrida verrà prodotta a Mirafiori. Ad annunciarlo è il CEO di Stellantis, Carlo Tavares, durante un tavolo con i sindacati. La nuova vettura verrà prodotta sulla piattaforma della 500e, la cui produzione non ha raggiunto gli 80.000 pezzi all’anno. Per la nuova Fiat 500 Ibrida, invece, si prevede 125.000 vetture all’anno per un totale di 200.000 vetture prodotte a Mirafiori. L’inizio della produzione è prevista per i primi mesi del 2026.

Il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo, dichiara al termine dell’incontro: “Consideriamo molto positivo l’incontro di oggi con il CEO Tavares, in quanto siamo stati rassicurati sul fatto che Stellantis non intende abbandonare l’Italia e continuerà ad investire in tutti gli stabilimenti italiani, non solo su Mirafiori. Previsti in tutti i siti Stellantis nuovi modelli che porteranno l’occupazione alla piena saturazione nei prossimi anni.”

“Come Ugl Metalmeccanici – ha dichiarato il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera – non possiamo che sposare l’ambizione condivisa con il Governo italiano di raggiungere un milione di veicoli prodotti in Italia entro il 2030, avrà bisogno di un ambiente imprenditoriale favorevole, attualmente condizionato dalle incertezze dell’elettrificazione e dalla forte concorrenza con i nuovi operatori del mercato. Da Tavares era ciò che ci aspettavamo, un cambio rispetto agli ultimi incontri, con indicazioni concrete sui modelli, a partire da Mirafiori proseguendo per tutti gli altri stabilimenti, e sui volumi. Per noi è un importante risultato”.

“In questa fase sarà necessario anche un nuovo piano di assunzioni per favorire il ricambio generazionale all’interno della fabbrica. A ogni livello sosterremo la nostra federazione dei metalmeccanici per arrivare al più presto a un accordo quadro con tutti i principali soggetti in campo: dal governo all’azienda, dai sindacati agli industriali del settore per centrare l’obiettivo del milione di auto nel nostro paese” – commentano i segretari generali di Cisl Torino e Piemonte, Domenico Lo Bianco e Luca Caretti

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