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Strage di Suviana: “Basta morire di lavoro”

Lo sciopero, per ricordare e per chiedere che vengano garantite alle lavoratrici e ai lavoratori la salute e la sicurezza

Alessia Serlenga

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TORINO – Lo sciopero generale di 4 ore indetto per domani 11 aprile da Cgil e Uil capita mentre è ancora in corso il drammatico bilancio delle vittime di un’altra strage di lavoratori.

Per ora risultano dieci lavoratori feriti di cui cinque ustionati gravi, tre morti e quattro dispersi a causa dell’esplosione di una turbina verificatasi ieri pomeriggio all’interno della centrale idroelettrica della diga di Suviana, sull’Appennino bolognese, di proprietà dell’Enel. Lavoratori che prestavano servizio anche per ditte appaltatrici.

Lo sciopero era già stato indetto per ricordare tutte le persone che hanno perso la vita sul luogo di lavoro e per chiedere che finalmente vengano garantite alle lavoratrici e ai lavoratori la salute e la sicurezza che a oggi mancano; che si aboliscano le norme che hanno reso il mondo del lavoro una giungla di lavori precari, diffusi ancor più nelle catene di appalti e subappalti attraverso cui si eludono i diritti, si riducono i salari e si rende il lavoro meno sicuro.

L’Emilia-Romagna, colpita da vicino dall’ennesima terribile strage avvenuta in provincia di bologna, è chiamata da Cgil e Uil a esprimere la propria rabbia e vicinanza alle vittime con uno sciopero generale prolungato a 8 ore con manifestazioni in ogni capoluogo di provincia.

 

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