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I Depeche Mode infiammano l’Inalpi Arena di Torino

Torino di nuovo sugli scudi per una notte, quella del ritorno dei Depeche Mode nella nuova Inalpi Arena

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TORINO – Con oltre due milioni di biglietti venduti fino ad oggi per il Memento Mori World Tour Tour e dopo il sold-out in Nord America e in Europa, di nuovo a Torino dopo lo storico concerto del 2017, Dave Gahan e Martin Gore, sono tornati per celebrare, a quasi due anni dalla sua scomparsa, il loro amato terzo “fratello”, Andy Fletcher, oltre alla loro gloriosa quarantennale carriera.

I pezzi del nuovo album “Memento Mori”, lavoro fortemente ispirato all’ultimo periodo attraversato dalla band, sapientemente alternati agli immortali classici, hanno infiammato l’inalpi Arena, esaurita in ogni ordine di posto da tempo.

Facile e difficile allo stesso tempo, descrivere l’esibizione di questa band, da sempre in totale fusione con il suo pubblico, grazie all’incredibile carisma del suo leader Dave Gahan, che nemmeno i sessant’anni già superati, hanno minimamente scalfito. Per non parlare del vero MC della band, quel Martin Gore, compositore e musicista sopraffino, che da sempre tesse le trame della band, attraverso il tempo e lo spazio, con sapienza, intelligenza e lungimiranza.
L’eleganza di Dave ed un certo intimismo danno il via al concerto, che sarà sempre più una discesa verso un vortice di energia, suoni e colori.

Si parte con Memento Mori “My Cosmos Is Mine” e l’iconica “Wagging Tongue”, ma è subito con “Walking in My Shoes” pezzo epocale da quel capolavoro di album che è “Songs of Faith and Devotion” del 1993. Si entra nel vivo con pezzi storici da album come “Ultra”, “Violator” e “Construction Time Again”, una gigantesca M campeggia sul palco e definisce una scenografia, a tratti scarna, ma di grande stile e impatto visivo.

Arrivano “It’s No Good”, “Policy of Truth”, “In Your Room”, “Precious”, l’anima più intima dei Depeche, fino a quel capolavoro che è “Strangelove”, seguita da “Home”, cantate da Martin in una delicatissima versione acustica voce e piano, con tutto il pubblico a fare i cori. Ma il primo vero momento di rottura è con “Everything Counts” e tutto il palazzetto balla e le tribune tremano, il misuratore di energia schizza alle stelle.

Sono in quattro sul palco perché ormai, Peter Gordeno alle tastiere e Christian Eigner, alla batteria e collaboratore di lunga data della band, formano ormai una sorta di new Depeche, affiatati ed energici, tutto prodotto lì, in quel momento, tutto vero, tutto live.
Dave parte in giacca bianca, posato e intenso da subito, per andare con il crescere del concerto a togliersi qualche indumento, come da sua tradizione, man mano che l’hype del pubblico sale. In una setlist veramente azzeccata, che pesca da un calderone di decine di successi planetari, da cui qualcosa deve per forza mancare, c’è sempre un po’ di Memento qua e là (My Favourite Stranger e Ghosts Again), alternate a vere perle come  “I Feel You”, “A Pain That I’m Used To”, fino alla magnifica “Black Celebration”, altra pietra miliare della band.

Verso un finale in un crescendo parossistico, come da copione

“Enjoy the Silence” apre la strada al tris finale, immancabile di una potenza messianica unica, “Just Can’t Get Enough”, “Never Let Me Down Again” -con tutto il pubblico che ondeggia insieme Dave- per finire con “Personal Jesus”, forse il brano più coverizzato (pure Johnny Cash, per dire) e che li ha resi famosi in ogni angolo del globo.
Il tempo non intacca questi due ragazzi, partiti più di quarant’anni fa da Basildon, non lontano da Londra, capaci sempre di risorgere e risvegliare le nostre anime sopite in questi tempi bui.
Ieri come oggi e perché no, anche a domani, sempre e per sempre Depeche Mode.

La setlist

  • Song played from tape (Instrumental Outro)
  • My Cosmos Is Mine – Memento Mori 2023
  • Wagging Tongue – Memento Mori 2023
  • Walking in My Shoes – Songs of Faith and Devotion 1993
  • It’s No Good – Ultra 1997
  • Policy of Truth – Violator 1990
  • In Your Room – Songs of Faith and Devotion 1993
  • Everything Counts – Construction Time Again 1983
  • Precious – Playing The Angel 2005
  • Before We Drown – Memento Mori 2023
  • Strangelove- Music for the Masses 1987
  • Home
  • Ghosts Again- Memento Mori 2023
  • I Feel You – Songs Of Faith And Devotion 1993
  • A Pain That I’m Used To – Playing The Angel 2005
  • Behind the Wheel – Music for the Masses 1987
  • Black Celebration – Black Celebration
  • Stripped – Black Celebration 1986
  • Enjoy the Silence – Violator 1990

Encore:

  • Condemnation – Songs of Faith and Devotion 1993
  • Just Can’t Get Enough Speak And Spell 1981
  • Never Let Me Down Again – Music for the Masses 1987
  • Personal Jesus – Violator 1990

Foto e Report Paolo Pavan/QP

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