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Cultura

E’ morto Aristide Tutino storico fondatore e direttore del Piemonte Sportivo

Alla sua scuola si sono formati decine di giornalisti

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Lutto nel giornalismo sportivo piemontese. E’ morto Aristide Tutino storico fondatore e direttore del Piemonte Sportivo, poi diventato Sprint e Sport.

Tutino era stato un buon corridore ciclista che poi a fine carriera a e si era dedicato al giornalismo.

Nel 1956 conobbe il commendatore Ennio Pedrini editore di diverse testate locali piemontesi con cui decise di lanciare un periodico sportivo . Per decidere il nome della testata Tutino si consultò anche con Fausto Coppi suo amico.  Venne scelto il nome Piemonte Sportivo di cui  Aristide Tutino fu il primo direttore responsabile. All’inizio degli anni novanta la testata fu ceduta e Tutino lasciò l’incarico. Il Piemonte Sportivo si fuse poi alla fine degli anni ’90 con Sprint e Sport.

Il giornalista e scrittore Nico Ivaldi ha raccontato in un post su Facebook l’atmosfera del Piemonte Sportivo dei tempi:

A Torino c’era una strada obbligata: il “Piemonte Sportivo”. Se volevi imparare dovevi passare da quel settimanale orgoglioso e combattivo come il suo fondatore e direttore, il vulcanico Aristide Tutino, un ex-cronista che aveva sempre l’ultima parola su tutto e tutti. Il nostro maestro di giornalismo.
Era un inizio artigianale; la domenica mattina si andava alla partita, a pranzo si scriveva il pezzo e il pomeriggio lo si portava in redazione, in via Casalis 13a. Le mamme si incazzavano perché ti ingozzavi con le loro lasagne calde e le ragazze si incazzavano perché non potevi portarle al cine.
Brutta aria. Eravamo gente strana. Noi non vedevamo l’ora di fiondarci là dentro, altro che discoteca o cinemino. L’ambiente del giornale non era proprio una spa: rotative che giravano, telefoni che non smettevano di suonare, capi che sbraitavano, il piombo che ti prendeva alla gola. Il fumo? Non ne parliamo. Se non fumavi, che diavolo di giornalista eri? In quelle stanze mezze buie sono nate amicizie, qualcuno ha sbattuto forte la porta e qualche altro si è sentito un dio in terra. Però ci siamo divertiti, e tanto, forse abbiamo anche imparato qualcosa: là dentro molti di noi hanno lasciato il cuore. Altri hanno fatto brevi apparizioni, poi sono fuggiti spaventati.

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