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Cronaca

Due spacciatori indagati per l’occultamento del cadavere di Marco Conforti

La procura ha iscritto due persone nel registro degli indagati non per omicidio ma per l’acquisto della droga e per occultamento di cadavere. Conforti era stato trovato cinque giorni dopo la sua scomparsa nel bagagliaio della sua auto

Alessia Serlenga

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TORINO – Due trafficanti di droga, un uomo e una donna di 39 e 30 anni, sono indagati a piede libero per l’occultamento del cadavere e per avere venduto la droga che ha ucciso Marco Conforti. Giovane imprenditore 55enne di Castagneto Po, morto e ritrovato nel bagagliaio della sua auto, la sera dello scorso 28 maggio all’incrocio traovia Rovigo e strada del Fortino a Torino. Entrambi, difesi dall’avvocato Manuel Perga, che contesta il fatto che loro possano avere nascosto il corpo. Conforti, infatti, potrebbe essere entrato in quel posto da solo, quando iniziò a sentirsi male dopo avere assunto della cocaina. L’esame tossicologico sul corpo dell’uomo infatti, conferma che prima del decesso l’uomo, aveva fatto uso di cocaina e che questa gli aveva procurato l’arresto cardiaco. L’autopsia, aveva già evidenziato che non si era trattato di una morte violenta, ma non si era ancora capito, come il suo corpo potesse essere finito all’interno della sua auto. Secondo gli investigatori sarebbero stati i due trafficanti, presi dal panico in seguito alla morte di Conforti, a mettere il corpo nel bagagliaio. La polizia ha sequestrato i telefoni cellulari dei due, alla ricerca di prove che possano confermare che la sera del 23 maggio, i due si trovassero con Conforti. I due gli avrebbero venduto la cocaina, lui l’avrebbe assunta, si sarebbe sentito male e poi sarebbe morto. Magari proprio vicino alla vettura, con i due spacciatori ancora presenti.

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