CronacaTorino
Omicidio di Volvera, il mistero del coltello trovato sul divano del killer
L’uomo, con precedenti penali e problemi psichiatrici, si è tolto la vita dopo il duplice omicidio. La procura indaga sulle circostanze della tragedia.

VOLVERA – Le indagini sull’omicidio di Chiara Spatola e Simone Sorrentino a Volvera sono ancora in corso, ma gli elementi raccolti sembrano confermare che il vicino di casa, Andrea Longo, li abbia uccisi per motivi di gelosia. Nonostante i segnali preoccupanti emersi nei mesi precedenti — i precedenti penali, i disturbi psichiatrici e la telefonata al 118 poche ore prima della tragedia — non si è riusciti a prevenire il dramma.
Originario di Saronno e impiegato come autotrasportatore, Longo era in cura psichiatrica e assumeva farmaci ansiolitici. Sarà un esame tossicologico a chiarire se abbia assunto altre sostanze prima del duplice omicidio e del successivo suicidio. Il pomeriggio stesso della tragedia aveva chiesto aiuto, lamentando forti crisi d’ansia, ma i soccorritori non avevano riscontrato segnali di pericolo immediato. Alcuni testimoni riferiscono che, nell’occasione, nell’appartamento fosse visibile un coltello.
Poche ore dopo, le urla dalla palazzina hanno richiamato l’attenzione dei vicini. All’arrivo dei primi soccorritori, Chiara e Simone erano già morti, mentre Longo era ancora vivo, gravemente ferito dopo essersi inferto colpi al collo con un coltello. È deceduto poco dopo.
La procura ha avviato accertamenti più approfonditi: saranno ascoltati i soccorritori intervenuti, verrà acquisita la registrazione della chiamata al 118 e analizzati i cellulari dei tre giovani, ora sotto sequestro. Nel frattempo, la comunità di Volvera si prepara a commemorare le vittime con una fiaccolata.
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