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SaluteTorino

Firmato il contratto per il Parco della Salute: completamento previsto nel 2031

Firmato il contratto per il Parco della Salute di Torino: un maxi progetto da oltre 600 milioni di euro che rivoluzionerà la sanità cittadina. Inizio lavori nel 2026, fine prevista nel 2031

Luca Vercellin

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TORINO – L’iter per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero torinese, denominato Parco della Salute, ha preso ufficialmente il via con la firma del contratto tra il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Consorzio Sis e Abp Nocivelli. Il nuovo complesso accoglierà le strutture attualmente ospitate dalla Città della Salute, tra cui le Molinette e il Cto. Al momento, l’ospedale infantile Regina Margherita non rientra nel progetto, mentre per il Sant’Anna è ancora in corso una valutazione che sarà definita al termine della conferenza dei servizi, prevista per novembre.

Tempistiche e costi del progetto

Dopo la conclusione della conferenza dei servizi, si prevede un periodo di circa otto mesi per completare la progettazione definitiva. I lavori veri e propri partiranno nel 2026, con l’obiettivo di concludere l’opera entro il 2031.

Il valore dell’appalto assegnato è di 592,4 milioni di euro, a cui si sommano oltre 18 milioni destinati agli interventi di bonifica già in corso. Il costo totale dell’iniziativa si attesta quindi sui 610,9 milioni di euro, finanziati per 226,8 milioni dallo Stato, per 11,9 milioni dalla Regione Piemonte e per 372,2 milioni dal concessionario. Inoltre, è previsto un canone annuo di 40 milioni di euro, che coprirà i costi di manutenzione e dell’energia, da corrispondere per un periodo di 25 anni.

Impatto urbanistico e integrazione con il territorio

L’intervento andrà ben oltre la sola costruzione dell’ospedale, incidendo significativamente anche sulla configurazione urbana della zona. La Regione Piemonte istituirà tre tavoli di lavoro per favorire un’integrazione efficace della nuova struttura con il tessuto cittadino: uno in collaborazione con il Comune di Torino per ridefinire l’assetto urbanistico dell’area, uno con l’Università per le strutture esterne al Parco, e uno con Città della Salute per ottimizzare l’organizzazione dei servizi sanitari.

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