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Maltempo in Piemonte: il Sesia esondato, frane e allagamenti nel torinese, verbano e biellese

Aperta la sala operativa della Regione

Gabriele Farina

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TORINO – Come ampiamente annunciato comincia a farsi difficile la situazione per il maltempo in Piemonte. Le zone più colite sono il Torinese, il Biellese ed il Verbano. In diverse aree della regione è già scattata l’allerta rossa.

Il Sesia ha esondato. “A monte gli accumuli pluviometrici risultano davvero ingenti, con picchi di oltre 200 millimetri nelle ultime 24 ore. – segnala Andrea Vuolo – A Verbania, dal primo pomeriggio di mercoledì, i Vigili del Fuoco sono al lavoro per allagamenti, danni d’acqua e smottamenti: maggiori criticità a Villadossola e Beura Cardezza per due frane, evacuate per precauzione 30 persone da abitazioni vicine”.

L’esondazione del Sesia

Trenta persone sono state evacuate, per precauzione, dalle proprie abitazioni a causa di due frane avvenute nel territorio comunale di Villadossola e di Beura Cardezza, nel Verbano-Cusio-Ossola, a causa delle abbondanti piogge cadute nelle ultime ore.

Dal primo pomeriggio le squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro per allagamenti, danni d’acqua e smottamenti.
La tratta ferroviaria tra Varzo e Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola al confine con la Svizzera, è interrotta “sino a revoca a causa di danni dovuti al maltempo”. Lo rende noto la società ferroviaria svizzera Bls, che avverte di “ritardi e soppressione dei treni” e fa sapere che vengono predisposti bus sostitutivi.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore Marco Gabusi informano che la sala operativa della protezione civile della Regione “è aperta da questo pomeriggio per monitorare con attenzione la situazione del maltempo previsto sul Piemonte e predisporre gli interventi eventualmente necessari”. Il prefetto di Torino ha convocato il Centro coordinamento soccorsi (Ccs) e valuta la chiusura dei Murazzi.

Prime criticità anche sul Pinerolese per frane e allagamenti: come comunicato dalla Città metropolitana di Torino è chiusa al traffico la SP167 della Val Lemina tra il km4+400 e il km 6+500 a causa di una frana a monte dell’arteria e di allagamenti derivanti dall’ostruzione degli attraversamenti che convogliano le acque di alcuni rii laterali alla carreggiata.

L’aggiornamento delle 18 di Andrea Vuolo

Tra Piemonte e Valle d’Aosta sud-orientale si entra ufficialmente nella fase clou di questa intensa perturbazione che, purtroppo, non mollerà la presa almeno fino al tardo pomeriggio di giovedì. Saranno quindi 24 ore molto critiche, soprattutto in quelle zone già martoriate dalle persistenti forti precipitazioni registrate dal pomeriggio-sera di ieri e che localmente hanno visto cadere al suolo già oltre 200-250 millimetri di pioggia, con picchi anche superiori sul Verbano-Cusio-Ossola. Dal radar si evince chiaramente la modalità con la quale stanno risalendo le precipitazioni dal Tirreno verso il Piemonte, in seno al flusso di Scirocco che andrà ulteriormente ad apportare vapore acqueo verso le Alpi, con un conseguente massivo effetto di sbarramento orografico che insisterà soprattutto dalle valli del Pinerolese fino all’Ossola. Le precipitazioni risulteranno così a carattere di nubifragio e temporale su tutti i settori alpini, prealpini e pedemontani, ma a tratti anche sulle pianure proprio come sta accadendo in questo momento tra Vercellese e Biellese con la presenza di un’intensa linea temporalesca. L’approfondimento della circolazione depressionaria al suolo sulla Corsica causerà una notevole intensificazione del vento da questa notte e nella mattinata di giovedì, con raffiche da Est forti o temporaneamente molto forti anche in pianura, specie sulle aree centro-orientali della regione e con le precipitazioni che andranno poi ulteriormente a insaccarsi verso le valli alpine occidentali, segnatamente tra Biellese e Saluzzese. La quota neve si mantiene purtroppo ancora piuttosto elevata, in genere oltre i 1.800-2.200 metri e solo localmente (e temporaneamente) più in basso verso i 1.400-1.600 metri. Questo fattore determina un ulteriore apporto di acqua da fusione nivale all’interno del reticolo idrografico secondario sulle medio-alte valli, le cui portate sono attese in ulteriore rapido incremento soprattutto dalla notte.
#ArpaPiemonte comunica che le forti precipitazioni previste nelle prossime 36 ore determineranno anche un diffuso innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua della regione, sia sul reticolo idrografico secondario sia sui corsi d’acqua più importanti. Si prevede un progressivo innalzamento degli affluenti del Po, per molti dei quali è atteso il superamento della soglia di guardia nella giornata di domani. Gli ingenti contributi previsti dai bacini dell’Orco, dello Stura di Lanzo e della Dora Riparia porteranno all’innalzamento dei livelli del Po a valle della città di Torino. In particolare, per le sezioni del Po a San Sebastiano e a Crescentino è previsto il raggiungimento del livello di criticità elevata. Date le precipitazioni previste nel Piemonte meridionale ed in particolare sul bacino del Tanaro si prevede il raggiungimento della criticità moderata per il fiume Tanaro nella giornata di domani. Nelle zone che vedranno le precipitazioni più intense sono attesi fenomeni di innesco di frane superficiali e sulle zone alpine dalle Cozie alle Lepontine sono possibili inneschi di colate detritiche.

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