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Sono 100 mila i torinesi che potrebbero essere richiamati in caso di guerra
Il richiamo è previsto se viene dichiarato lo stato di guerra o se una grave crisi internazionale rende necessario un aumento del contingente militare nazionale

TORINO – L’ipotesi è remota ma non impossibile. In caso di guerra più di 100 mila cittadini torinesi potrebbero essere richiamati alle armi. Per la precisione al momento sono 107.350. Lo ha detto l’assessore ai servizi demografici Francesco Tresso rispondendo ad un’interpellanza in comune del consigliere Silvio Viale.
Ma la leva obbligatoria non era stata abolita? Questo è il punto su cui si incentra la questione. In realtà in Italia il servizio militare obbligatorio è stato abolito nel 2005 ma la leva è stata solo sospesa. I comuni quindi continuano ogni anno a redigere l’elenco dei cittadini potenzialmente richiamabili a servire militarmente lo Stato.
A Torino sono quindi 107.350, tutti i cittadini italiani maschi tra i 18 e i 45 anni. Il richiamo è previsto se viene dichiarato lo stato di guerra o se una grave crisi internazionale rende necessario un aumento del contingente militare nazionale. Un’ipotesi quindi al momento estremamente remota ma non impossibile. In ogni caso chi dovesse essere chiamato può sempre avvalersi del diritto all’obiezione di coscienza.
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Katara
15 Aprile 2025 at 13:07
Che vadano in guerra chi ha votato Meloni e Salvini.
Ardmando
15 Aprile 2025 at 14:37
Fino a che si permetterà l’esistenza di dittature come quella Russa, l’ipotesi è tutt’altro che remota.