MeteoPiemonte
Nuova forte ondata di maltempo sul Piemonte: previsti fino a due metri di neve fresca
Forte anche il pericolo di valanghe

TORINO – Come vi abbiamo anticipato, per la giornata di domani Arpa Piemonte ha emesso una allerta meteo arancione per rischio idrogeologico per le aree alpine e pedemontane dell’alto Piemonte, segnatamente su valli di Toce, Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, bassa Val Susa e Sangone, a cui segue anche un’allerta gialla per rischio idraulico e valanghe.
In queste aree saranno possibili esondazioni dei corsi d’acqua e attivazione di fenomeni di versante, con l’attività valanghiva che potrà interessare localmente anche la viabilità stradale.
Emessa l’allerta gialla per rischio idrogeologico sul resto della regione, ma con l’aggiunta dell’allerta gialla per rischio idraulico per l’alta Val Susa e per le valli Chisone, Pellice, Po, Varaita, Maira e Stura di Demonte per possibili limitate esondazioni dei corsi d’acqua e attivazione di fenomeni di versante.
Nuove abbondanti nevicate
Ma, come riportato dal meteorologo Andrea Vuolo in un nuovo aggiornamento meteo, oltre alla tanta pioggia in arrivo che potrà determinare criticità più o meno estese dal punto di vista idraulico e idrogeologico, da monitorare ci saranno anche gli ingenti quantitativi di neve che potranno depositarsi, in meno di due giorni, sulle alte valli alpine piemontesi.
Francamente, in oltre vent’anni di passione, studio e lavoro nel campo della meteorologia, non ricordo di aver mai visto segnali così estremi da parte dei modelli numerici circa il quantitativo di neve prevista in 48 ore sul Piemonte.
Parliamo, potenzialmente, di accumuli di neve fresca che – sopra i 2.500 metri di quota – potrebbero anche superare i due metri complessivi nelle alte valli alpine più esposte ai forti e umidi venti di Scirocco che caratterizzeranno le giornate di mercoledì 16 e giovedì 17 aprile.
La quota neve, mediamente, dovrebbe oscillare intorno ai 1.700-2.000 metri sulle valli interne e tra i 2.000-2.300 metri sui versanti più esposti a Est e Sud, in probabile calo giovedì fin verso i 1.200-1.500 metri quando potrebbe subentrare da Ovest aria un po’ più fresca in quota, in concomitanza ancora di forti precipitazioni.
Le aree montuose che vedranno gli accumuli più consistenti saranno quelle del comparto di Graie e Pennine, con il clou atteso tra le valli del Gran Paradiso e del Rosa, a cui seguirà – con buona probabilità – un innalzamento del pericolo valanghe fino al livello massimo da giovedì (livello 5 – MOLTO FORTE), ma le nevicate risulteranno consistenti anche tra Marittime, Cozie e Lepontine, più scarse e solo a quote piuttosto elevate sulle Liguri.
Conclude Vuolo.
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