SaluteTorino
Un trapianto di fegato che ha salvato la vita di una giovane paziente a Torino: “Ora sogno di incontrare Jovanotti”
Un’operazione pionieristica all’ospedale Molinette di Torino utilizza una tecnica extra-anatomica mai impiegata prima

TORINO – Nei giorni scorsi, la Città della Salute e della Scienza di Torino, presso l’ospedale Molinette, ha compiuto un passo significativo nel campo della medicina trapiantologica con un intervento straordinario che ha salvato la vita di una ragazza di 21 anni. La giovane, grande fan di Jovanotti, è stata sottoposta a un trapianto di fegato utilizzando una tecnica totalmente innovativa, mai applicata prima d’ora, a causa dell’impossibilità di collegare il nuovo organo ai tradizionali “canali” vascolari.
La storia della ragazza è segnata da una malformazione congenita nota come atresia delle vie biliari, che l’ha costretta a un primo trapianto di fegato a meno di sei mesi di vita. Nonostante un inizio promettente, la situazione si è complicata nel corso degli anni, portando a infezioni biliari ricorrenti e, infine, a una cirrosi epatica. Dopo essere stata inserita in lista d’attesa per un secondo trapianto, le sue condizioni si sono rapidamente deteriorate, rendendo l’intervento un’urgenza.
Grazie alla generosità di un donatore, un ragazzo deceduto per trauma, è stato possibile procedere con il trapianto. L’equipe medica, guidata dal professor Renato Romagnoli e dal dottor Davide Cussa, si è trovata di fronte a una sfida senza precedenti: il fegato malato non presentava i punti di ancoraggio abituali. Utilizzando una tecnica mai sperimentata prima, i medici hanno collegato direttamente l’aorta addominale dell paziente all’arteria del nuovo fegato e hanno impiegato una “trasposizione cavo-portale” per ripristinare la funzionalità della vena porta.
L’operazione, durata circa 14 ore, ha richiesto un’accurata collaborazione tra diverse specialità mediche, inclusi anestesisti e cardiochirurghi. Dopo un periodo di monitoraggio intensivo, la giovane paziente ha mostrato segni di ripresa e attualmente si trova in fase di recupero.
Il Commissario della Città della Salute e della Scienza, Thomas Schael, ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare in casi così complessi, mentre l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, ha evidenziato il ruolo pionieristico della regione nel settore dei trapianti, sottolineando il valore della donazione di organi.
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