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Fagioli ha versato quasi 700 mila euro alla gioielleria Elysium secondo l’inchiesta del gioco online illegale

Considerato che lo stipendio di Fagioli si aggirava sul milione e mezzo a stagione, più di metà era stato buttato nelle scommesse

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MILANO – L’ex giocatore della Juve, Nicolò Fagioli, secondo la Procura di Milano che elenca i bonifici effettuati dai giocatori indagati in favore della gioielleria Elysium, avrebbe versato 693mila euro per pagare i debiti di gioco. Oltre al suo denaro, aveva chiesto anche in prestito ad altri giocatori varie somme, trasferite direttamente sul conto della gioielleria, oppure versate su carte Postepay.

“A Gatti chiesi 40mila euro, dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che avevo i conti bloccati da mia madre. Dragusin mi prestò 40mila euro nell’ottobre 2022”, aveva riferito alla Procura FIGC, ma la lista continua: Okoli (41mila), Turati (12mila), Alessio Di Massimo (29mila euro), Plizzari (15mila euro), Zanandrea (20mila), Nardi (15mila), Vitali (15mila), Lucas Rosa (10mila) e altri. Considerato che lo stipendio di Fagioli si aggirava sul milione e mezzo a stagione, più di metà era stato buttato nelle scommesse.

Oltre a Fagioli e Tonali, già squalificati ma comunque indagati, ci sono Alessandro Florenzi (Milan), Nicolò Zaniolo della Fiorentina (all’epoca dei fatti alla Roma), i calciatori della Juventus Mattia Perin e Weston McKennie, gli argentini Paredes e Di Maria, campioni del mondo 2022, Samuele Ricci del Torino, Cristian Buonaiuto, Matteo Cancellieri, Junior Firpo ora al Leeds e il tennista Matteo Gigante.

Le indagini riguardano il periodo tra il dicembre 2021 e l’ottobre 2023 e hanno portato al sequestro di un milione e mezzo di euro, cinque richieste di arresti domiciliari, 12 giocatori di Serie A indagati dalla Procura di Milano per aver pagato somme a due gestori di piattaforme illegali di scommesse online, che avrebbero usato la gioielleria milanese come banca.

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