CulturaTorino
Ma perché si chiama Piazza Castello?
Non è il Palazzo Reale a darle il nome, ma l’antico Castello degli Acaia

TORINO – Oggi ci troviamo nel cuore nobile di Torino: in Piazza Castello, uno degli spazi urbani più eleganti e simbolici della città. Ma in pochi sanno davvero perché questa piazza si chiama “Castello”. La risposta, non è legata al maestoso Palazzo Reale che ne domina un lato.
Per scoprire la verità, bisogna spostarsi leggermente, verso Via Roma, da cui si apre una nuova prospettiva sul Palazzo Madama. È proprio ciò che ne resta sul lato posteriore ad assomigliare molto di più a un vero castello. Ed è proprio qui che si cela l’origine del nome: il Castello degli Acaia, costruito nel XIV secolo da Filippo I d’Acaia, ramo cadetto della dinastia sabauda.
L’edificio nacque come fortezza medievale, completa di fossato e mura difensive, su ciò che un tempo era la Porta Decumana dell’antica Augusta Taurinorum, la Torino romana.
Con il passare dei secoli, il castello si trasformò in una residenza principesca. Ludovico d’Acaia, alla fine del Trecento, ne promosse l’ampliamento, aggiungendo tre nuove torri, di cui una dotata di scala a chiocciola per l’accesso ai piani superiori. In seguito, nel Seicento, la fortezza venne collegata con una manica (oggi scomparsa, ma ancora visibile nella pavimentazione della piazza) all’allora Palazzo Ducale, oggi Palazzo Reale.
Il nome “Palazzo Madama” entrò in uso nel Settecento, in onore di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, seconda “madama reale”, che lo scelse come sua dimora. Fu in quel periodo che l’edificio assunse l’aspetto attuale grazie all’intervento dell’architetto Filippo Juvarra, che progettò la sontuosa facciata barocca che oggi guarda Piazza Castello.
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