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Il programma della XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

“Le parole tra noi leggere” è il tema di quest’anno

Gabriele Farina

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TORINO – Dal 15 al 19 maggio 2025, il Lingotto Fiere di Torino ospiterà la XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro, diretta da Annalena Benini e animata dal tema “Le parole tra noi leggere”. Un titolo che è insieme dichiarazione d’intenti e promessa: far delle parole il ponte tra mondi, esperienze, generazioni, nel segno della letteratura e del dialogo.

Un salone che si allarga (non solo negli spazi)

Quest’anno il Salone non solo conferma ma espande i suoi confini fisici e simbolici. Oltre ai consueti padiglioni 1, 2, 3 e all’Oval, viene confermata la presenza del Padiglione 4, dedicato a formazione, sperimentazione e dialogo intergenerazionale, con un focus sul Bookstock, lo spazio per giovani lettori. A questo si aggiunge una novità assoluta: il Publishers Centre, area lounge per operatori del settore, che ospiterà incontri tra editori, librai e influencer, oltre a una nuova sala stampa da 100 mq per i giornalisti. Completano il quadro il Centro Congressi e la suggestiva Pista 500 della Pinacoteca Agnelli, trasformata da FIAT in giardino pensile.
Le cifre danno l’idea della portata dell’evento: oltre 2.000 appuntamenti distribuiti in 51 sale, con l’Auditorium del Centro Congressi aperto per la prima volta al pubblico, aggiungendo 18.000 posti a sedere all’offerta totale.

Ospiti, sezioni tematiche e parole che tracciano mappe del reale

Il Salone 2025 si articola in otto sezioni tematiche, curate da grandi nomi della cultura italiana:

Romanzo, con Alessandro Piperno;

Arte, a cura di Melania G. Mazzucco;

Cinema, diretta da Francesco Piccolo;

Editoria, sotto la guida di Teresa Cremisi;

Informazione, curata da Francesco Costa;

Leggerezza, firmata da Luciana Littizzetto;

Romance, con la regina del genere Erin Doom;

Crescere, la nuova sezione sullo sviluppo personale e relazionale, affidata allo psicoterapeuta Matteo Lancini.

Nel segno della letteratura come bussola, i temi attraversano il presente con attenzione e profondità: femminismi e genealogie femminili, spiritualità e scienza, famiglie e nuove relazioni, memoria storica e attualità sociale. Nomi come Dacia Maraini, Roberto Saviano, Alessandro Barbero, Malika Ayane, Michelangelo Pistoletto e David Quammen guideranno il pubblico in percorsi ricchi di riflessione.

Una vocazione internazionale

Anche quest’anno il Salone conferma la sua vocazione globale: Paese ospite saranno i Paesi Bassi, protagonisti anche dello spettacolo d’apertura per le scuole, e regione ospite sarà la Campania, con un fitto programma di incontri. Dal 14 al 16 maggio si svolgerà il Rights Centre, con oltre 500 professionisti internazionali dell’editoria e 70 fellowship promosse da ICE per la compravendita dei diritti editoriali e audiovisivi.

Bookstock Village: il cuore giovane del Salone

Il Bookstock Village torna come luogo privilegiato per l’educazione alla lettura, con un’identità visiva firmata dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli. I giovani saranno protagonisti attivi: redattori del Bookblog, moderatori di incontri, curatori della Biblioteca delle Passioni. Tra gli ospiti: Alice Hemming, Mara Maionchi, Topolino, Geronimo Stilton, Amalia Ercoli Finzi e Carlo Lucarelli.

Salone Off: la festa si diffonde in tutta Torino

Dal 9 al 20 maggio si terrà il Salone Off, con eventi in tutta la città metropolitana e la regione. Lunedì 19 maggio, una serata speciale al Teatro Colosseo celebrerà i 70 anni di Feltrinelli con “Il Gattopardo”, monologo di Francesco Piccolo. Per i più piccoli, lo spettacolo teatrale tratto da Sulla vita sfortunata dei vermi animerà la Casa del Teatro Ragazzi.

Un inizio in musica e parole

Mercoledì 14 maggio, Rai Radio3 inaugurerà simbolicamente il Salone con una serata all’Auditorium Rai di Torino, dove Alessandro Bergonzoni e Antonello Salis proporranno lo spettacolo “Dire, fare combaciare, leggere e concertamento”.

Giovedì 15, la Lectio magistralis della scrittrice francese Yasmina Reza aprirà ufficialmente il Salone, con un discorso dal titolo evocativo: Vediamo un po’.

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