CronacaTorino
Mentre continua il processo al poliziotto che investì un ciclista a Torino, fuori dal tribunale un presidio per la sicurezza sulla strada
Domani, 9 aprile, un gruppo di cittadini protesta contro la mancanza di sicurezza verso i ciclisti

TORINO – Domani, 9 aprile, davanti al Palazzo di Giustizia di Torino ci sarà un presidio cittadino in occasione dell’udienza del processo che vede imputato il poliziotto alla guida della volante che nel 2022 investì e uccise un ciclista, Francesco Convertini. L’agente è accusato di omicidio stradale e il processo è iniziato da alcuni mesi. La dinamica dell’incidente emersa dalle indagini preliminari è questa: la volante stava trasportando un uomo arrestato per maltrattamenti e andava veloce, circa a 50 km/h, senza sirena accesa, ma solo con il lampeggiante. Francesco Convertini si trovava sulla sua bici sulle strisce pedonali, ma non aveva il casco e non era sceso dalla sella.
Domani alle 10, il presidio cittadino cercherà di mettere l’accento più in generale sulle circostanze pericolose che i ciclisti vivono quotidianamente per strada: “le nostre strade continuano ad essere scenario di scontri spesso evitabili, causati principalmente dalla velocità eccessiva e da una scarsa attenzione. – scrive in una nota l’associazione FIAB Torino Bike Pride – Chi guida un veicolo più pesante e potente porta inevitabilmente una responsabilità maggiore, poiché le conseguenze in caso di collisione risultano sempre più gravi per coloro che si spostano in bicicletta e a piedi. Rallentare, prestare attenzione e fermarsi non rappresentano solo obblighi di legge, ma azioni di civiltà e rispetto della vita umana. Solo attraverso un impegno collettivo potremo rendere le strade davvero luoghi sicuri e restituire alle persone il diritto fondamentale di spostarsi liberamente e senza paura”.
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