Società
Rinasce il Jigeenyi: un nuovo spazio sociale e interculturale nel cuore del Balon
Jigeenyi significa “donne” nella lingua Wolof, parlata in Senegal, Gambia e Mauritania

TORINO – Torino si arricchisce di un nuovo punto di riferimento per l’incontro e la cultura: il bar ristorante Jigeenyi apre le sue porte in via Borgo Dora 3/o, nel cuore pulsante del Balon. Questo spazio, nato dalla fusione dell’ex locale della Gelateria Popolare e di due magazzini adiacenti, torna a nuova vita dopo un lungo periodo di inutilizzo dal 2020. A gestirlo sarà l’Associazione Renken, impegnata da anni nella promozione dell’inclusione sociale e della cooperazione interculturale.
Jigeenyi: un nome, un significato
Jigeenyi significa “donne” nella lingua Wolof, parlata in Senegal, Gambia e Mauritania, e rappresenta la missione del circolo: essere un punto di aggregazione interculturale con bar, ristorante e sede sociale. L’obiettivo è dare visibilità alle cucine africane e sostenere l’empowerment femminile attraverso percorsi culturali, formativi e lavorativi.
Un’offerta culturale e gastronomica unica
Oltre a essere un luogo d’incontro, Jigeenyi ospiterà festival, laboratori, workshop, concerti, dj set, presentazioni di libri, incontri culturali e attività per bambini. Tra le curiosità, sono previsti anche corsi di cucina africana per amatori e percorsi professionali per donne e persone in situazioni di vulnerabilità socio-economica.
Il bar avrà una forte vocazione sociale, promuovendo formazione, orientamento e inserimento lavorativo. Lo staff iniziale sarà composto da 13 persone, di cui 10 donne e persone trans, oltre a due tirocini dedicati a persone vulnerabili. Nel 2025, si prevede il coinvolgimento di 60 donne in percorsi di avviamento professionale e 200 ragazzi in programmi di educazione alla cittadinanza globale.
Dal punto di vista gastronomico, la cucina proposta sarà un viaggio tra i sapori africani e afrodiscendenti, con piatti tipici senegalesi, congolesi, marocchini e gambiani. Tra le specialità imperdibili, la salsa Yassa a base di cipolle caramellate e senape, e le Fataya, gustosi fagottini ripieni tipici dello street food di Dakar.
Un nuovo capitolo dopo l’esperienza in Barriera di Milano
Il Jigeenyi non è una novità assoluta per Torino: dal 2021 al dicembre 2023 aveva già operato nel quartiere di Barriera di Milano. Ora, con l’apertura a Porta Palazzo, si punta a rafforzare il legame con la popolazione del quartiere, ricco di comunità migranti e di una vivace vita culturale.
“Dopo la nostra esperienza in Barriera, aprire a Porta Palazzo è una sfida. Via Borgo Dora è nel cuore del quartiere storico e commerciale, e l’animazione serale e culturale della zona è in continua crescita: crediamo che si possa lavorare sul legame con la popolazione con background migratorio che abita qui” spiega Giulia Gozzelino, vice-presidente di Renken ETS.
L’impegno di Renken ETS
L’Associazione Renken, attiva dal 2006, promuove progetti di educazione, cittadinanza globale e cooperazione tra Italia e Senegal. Il suo lavoro si basa su un approccio decoloniale, antirazzista e transfemminista, con iniziative che spaziano dalla formazione all’istruzione, dalla promozione culturale alla lotta alle discriminazioni.
In Italia, Renken è anche tra i fondatori di CreativAfrica, festival dedicato alla creatività africana, e di Jigeenyi, progetto di empowerment femminile che unisce cucina e cultura.
Con la riapertura del Circolo Arci Jigeenyi, Torino si arricchisce di un nuovo spazio di inclusione, dove la cultura e il cibo diventano strumenti di dialogo e crescita collettiva.
La festa di inaugurazione
Da venerdì 11 a domenica 13 aprile la festa di inaugurazione.
Nei tre giorni di inaugurazione apertura dalle 10 del mattino alle 24 con colazioni, pranzi, aperitivi e ricette africane. Ogni giorno, un piatto diverso che celebra le diverse origini delle persone dello staff offrendo un viaggio tra Senegal, Gambia, Congo, Colombia, Iran, Brasile e Italia.
Vediamo il programma dettagliato.
Venerdì 11 aprile alle 18 le sonorizzazioni di Mastaced e Dj noname.
Cedric Kibongui è stato nei primi anni del 2000 resident dj storico della “C.R.E.A.M. Night”, la mitica serata black del venerdì torinese che si teneva al club Fluido ai Murazzi del Po. Dopo aver partecipato all’organizzazione di molti eventi e festival musicali torinesi, Mastaced è oggi un rinomato dj oltre che autore del format di musica afrobeat “Chocolate and Cream”, che potete trovare su YouTube e Instagram, e dal 2021, è parte dello staff di Jigeenyi.
Dj No Name, nome d’arte di Cherif Soumaré, è nato in Senegal e, a Torino, è curatore del festival creativAfrica e inventore del format “Leep Cool” che ha animato con sonorità afrobeat e afrobeats, hip hop e reggae il venerdì sera del circolo Jigeenyi dal 2021.
Venerdì 11 aprile alle 21 il primo live è di Ibson Daone
Ibrhahima Khalil Pouye, più conosciuto con il nome di Ibson Daone, è un artista senegalese nato a Dakar. Laureato in lingue e scienze umane all’Università Cheikh Anta Diop di Dakar, ha lavorato in una scuola, in un hotel come guida di tour a Dakar ed infine al festival Fesman (Festival Mondiale delle Arti Nere). Membro del gruppo Neybaz Band che dal 2011 è apparso sulla scena reggae senegalese ha collaborato con molti artisti e partecipato ad eventi quali l’anniversario di Bob Marley su TFM TV e a vari festival reggae.
A seguire, Abu Samb Band.
Abou-Samb Band crea un sound unico e coinvolgente, un vero e proprio incrocio di culture e generi musicali. La loro musica è un inno all’inclusione, un messaggio di fratellanza che abbatte le barriere e celebra la diversità. Ogni brano che portano sul palco è un viaggio attraverso ritmi complessi, melodie incalzanti e testi che parlano di vita, amore e speranza.
Sabato 12 aprile alle 18 ospite Nonsonopoetica.
Iris Martucci, in arte Nonsonopoetica, è una cantautrice torinese. La sua voce, accompagnata da chitarra, piccole percussioni e altri strumenti, entra in dialogo con il pubblico e prende posizione rispetto alle criticità del presente.
Sabato 12 aprile alle 21 Narconauta.
Narconauta è un progetto di David Diop nato nel 2020 a Torino. Un po’ di rap, un po’ di sogno, un pizzico di teatro e ricerca di un benessere collettivo, di un’energia che abbatta la paura degli altri.
Domenica 13 alle 18 Melo- coton.
Insieme al ristorante Tartifla, piccolo concerto su strada per terminare i tre giorni di festa con musica e aperitivo.
In un’atmosfera un po’ rétro e un po’ bohèmienne, con un tocco di swing, il trio torinese Mélo-Coton propone un viaggio nella musica francese per rivivere le emozioni di una Parigi senza tempo, attraverso l’ironia, la poesia, la genialità dei chansonniers: da Charles Trenet a Zaz, passando per Serge Gainsbourg e Stromae. La band attinge dal vastissimo repertorio della musica francese, scegliendo brani che fanno muovere il corpo ed aprire la mente.
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Ardmando
2 Aprile 2025 at 8:21
E proseguiamo con il facilitare l’opera di colonizzazione. Poi si domandano come mai le cose vanno male… E’ piena l’Europa di situazioni al limite della guerra civile e qui in Italia continuiamo a favorire la colonizzazione. Gli stiamo regalando l’Italia con il sorriso sulla faccia (beota) grazie alle sinistre.